Via Ingegneria, Piazza Pia, Foto Antonino Maroncelli
22/05/2025 - In occasione di questo anno giubilare, già dal 2024, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ha organizzato una serie di eventi per far conoscere gli interventi, completati o in fieri, intrapresi dalla città di Roma per riqualificare spazi urbani ed edifici e potenziare al tempo stesso la viabilità e le infrastrutture a beneficio dei cittadini oltre che dei pellegrini.
Nell’ambito di questi eventi, il 26 maggio, la Casa dell’Architettura di Roma, ospiterà il convegno “Opere del Giubileo e Architettura Sacra”.
«Abbiamo realizzato una serie di incontri insieme a gran parte delle figure che sono coinvolte in questo appuntamento straordinario, in particolare la CEI e l’amministrazione capitolina, ma anche enti e personalità dell’associazionismo che hanno ruoli importanti nell’organizzazione dell’accoglienza e delle attività di questo evento», spiega il Presidente dell’Ordine, Alessandro Panci.
Nella stessa occasione, verrà inaugurata una mostra che ha l’obiettivo di far conoscere sia le opere realizzate nella Capitale per l’Anno Santo sia i luoghi di culto costruiti in Italia negli ultimi 25 anni, dedicando particolare attenzione alla qualità dell’architettura e ai concorsi di progettazione effettuati.
Coordinatore scientifico della giornata è Marco Maria Sambo, Segretario OAR e Direttore di AR Magazine, che spiega: «Nell’anno del Giubileo le trasformazioni urbane, dallo spazio pubblico alla progettazione dell’architettura sacra contemporanea, rappresentano per la Città Eterna la chiave di lettura per guardare al futuro. Come sta cambiando la città? Quali sono le prospettive per trasformare Roma in Capitale internazionale, mettendo l'architettura di qualità al centro di qualsiasi processo di cambiamento? Come affrontare le grandi sfide che il contemporaneo pone davanti a noi, facendo tesoro del nostro immenso patrimonio ma dando vita a una nuova stagione virtuosa nella quale l'architettura contemporanea possa rinascere a Roma? Queste sono alcune delle domande su cui vogliamo ragionare, operativamente, per comprendere prospettive e obiettivi del prossimo futuro».
Il programma della mattina prevede, nella Sezione I cantieri del Giubileo 2025, gli interventi di:
- Antonio Atripaldi, co-founding partner ADAT
- Alessandro Cambi, architect, founder partner It’s
- Leonardo Cavalli, founder e Managing Partner Oneworks
- Francesco Isidori, founding Director Labics
- Luigi Franciosini, architetto
- Andreas Kipar, CEO & Co-Founder, Landscape Architect, Studio Land
- Felipe Lozano, Partner e Direttore Tecnico Via Ingegneria.
Nel pomeriggio, nella Sezione L’architettura sacra contemporanea, interverranno:
- Valentina Noris, Project Coordinator – EMBT Architects
- Simone Sfriso, founder TAMassociati
- Valerio Palmieri, architetto, Università Roma Tre
- Susanna Tradati, founder Nemesi
- Marco Petreschi, architetto, consulente ORPNC
- Sharon Yoshie Miura, founder Garofalo Miura Architetti.
Tra gli altri interventi previsti, quello del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto della CEI, Don Luca Franceschini, che sottolinea: «Ogni Giubileo è composto di esperienze ecclesiali e spirituali, ma, al contempo, di opere concrete, costruzioni, restauri, aperture di nuovi varchi, costruzione di nuovi ponti, chiusura di percorsi pericolosi. Anche questo operare fa parte dell’unica Opera per eccellenza del Creatore del mondo e Salvatore degli uomini».
Oltre alle Chiese già realizzate, la mostra presenta anche una sezione dedicata ai progetti vincitori – non ancora realizzati – dei concorsi banditi dalle Diocesi e dalla CEI fino ad oggi, offrendo uno sguardo sul futuro dell’architettura sacra nel nostro Paese.
Al tema dei concorsi sarà dedicata un’apposita discussione prevista per il pomeriggio.
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