12/04/2017 - Doppio appuntamento durante la Milano Design week nello spazio Nonostante Marras in via Cola di Rienzo: M’illumino d’immenso e Facciamo il punto.
Con M’illumino d’immenso, ospitata nell’area espositiva della fucina siglata Marras, lo stilista offre un vero e proprio viaggio nella luce, che ripropone una variante delle Orfanelle, installazione del 2004 recentemente esposta alla Triennale di Milano. Veli, grembiuli, vecchi abiti lacerati e ricuciti, tasche, ricami e trasparenze: le 80 Orfanelle di Marras sono angeli caduti, fate erranti che anelano ad ascendere in un percorso terra-cielo dove tutto va rimpicciolendosi, gonfiandosi, resuscitando antichi spiriti che albergano le piccole gonne illuminate dall’interno.
Lo stesso spazio ospita Retratos Iluminados, un gruppo di 13 lavori realizzati da Fernando e Humberto Campana e alcune ricamatrici delle comunità nelle favelas di Sergipe e Alagoas. Le lampade sono composte da telai da ricamo, sospesi nell'aria, che si affacciano sullo spazio mostrando, in un alone di luce, i volti dei soggetti ricamati sulle tele.
In collaborazione con i fratelli Campana anche i Bandidos Iluminados, 12 opere a sei mani che riproducono i volti dei fuorilegge più noti al mondo, da Al Capone a Pablo Escobar, da Caligola a Butch Cassidy e Sundance Kid, nonché di alcuni leggendari banditi sardi, anch’essi ricamati su stoffe retroilluminate, con interventi sartoriali del genio creativo di Marras.
Lo showroom è stato invece il teatro di un’escursione multidisciplinare sul “punto”: dal concetto matematico di entità adimensionale, a quello filosofico di inizio o di fine (nascita o morte), Facciamo il punto riflette sulle sfaccettature attribuite al punto.
Punto ricamato, punto musicale, punto eziologico, punto quantico, punto astratto, punto concreto, pois, a un certo punto… E’ lo stesso Marras ad aver affermato che il suo primo approccio con l’arte sia avvenuto grazie a una delle famose tele bucate di Lucio Fontana, attraverso cui la sua attenzione di alunno distratto si è focalizzata sull’enorme “potenzialità che un punto avrebbe potuto offrirgli”.
In mostra un’esplosione di opere, disegni, oggetti, progetti, e carte da parati, tazze, profumi, che hanno come filo conduttore il punto declinato secondo le via via mutevoli esigenze, oggetti creati da Marras e dai suoi amici e ospiti quali Istituto Campana, Tonino Serra per il flower design e tutto ciò che sboccia, Mauro Sargiani-Elefante Rosso Produzioni, Serra&Fonseca, Stephan Hamel, Claudia Losi, Cesare Fullone, Franko B, Traslochi Emotivi, Lucia Pescador, Libri di Orso Ficili, Monica Castiglioni e tanti altri che si aggiungono punto per punto.
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