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13/11/2003 – Taiwan. Dal 17 ottobre scorso il Taipei Financial Center ha raggiunto e superato le "Petronas Tower" di Kuala Lumpur in Malesia, apprestandosi ad entrare nel guinnes dei primati degli edifici più alti del mondo. Nei suoi 508 m sono state utilizzate due fondamentali tecnologie italiane: le facciate, assegnate alla Permasteelisa di San Vendemmiano, e il sistema di protezione dai terremoti e dalle oscillazioni della struttura al vento, progettato dalla Fip industriale di Padova.
La Permasteelisa ha istallato una superficie di circa 120mila metri quadri di facciate continue. Il rivestimento esterno della torre sarà in grado di abbattere di circa due terzi il flusso di calore entrante nell'edificio, con notevole risparmio energetico e rilevanti vantaggi per il controllo delle condizioni climatiche interne.
La padovana Fip, invece, ha offerto il suo contributo nella realizzazione di un sistema di dissipatori in grado di assorbire e quindi contrastare le oscillazioni dovute sia ad eventi sismici sia all'azione del vento. Gli otto assorbitori dinamici, collegati ad un pendolo di 800 tonnellate appeso tra il novantaduesimo e l'ottantaseiesimo piano, sono in grado di assorbire carichi di spinta fino a 100 tonnellate dovuti ad escursione delle strutture fino a 750mm. Il sistema, inoltre, sarà in grado di lavorare in maniera differente a seconda delle sollecitazioni; il pendolo assorbe l'energia dalle strutture e la scarica sugli assorbitori dinamici, i quali la dissiperanno sotto forma di energia termica se la velocità di oscillazione si mantiene sotto di 2.3m al secondo (con l'azione del vento). Superate, invece, queste soglie ( può accadere un terremoto che in queste zone può raggiungere anche il settimo grado della scala Richter), i dissipatori si opporranno all'azione delle forze sismiche indipendentemente dalla velocità della forza.
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