University of Texas at Dallas, Arts and Performance Center – Crow Museum of Asian Art - photo Mauricio Rojas
30/05/2025 - Il brand di illuminazione architetturale iGuzzini è lighting partner del nuovo Crow Museum of Asian Art progettato dallo studio Morphosis e primo edificio completato all’interno dell’Edith and Peter O’Donnell Jr. Athenaeum. Il progetto rappresenta il cuore del nascente distretto culturale interdisciplinare del campus della University of Texas at Dallas, volto a favorire il dialogo tra arte, architettura e ricerca accademica.
In collaborazione con lo studio OVI, che ha progettato l’intervento illuminotecnico, iGuzzini ha fornito soluzioni su misura per creare un sistema luminoso integrato, discreto e rispettoso del linguaggio architettonico dell’edificio. Come sottolinea Enrique Peiniger di OVI: “Se l’architettura è un film, l’illuminazione è la colonna sonora: essenziale, ma invisibile. Le persone devono ricordare l’edificio, non le luci.”
L’intervento illuminotecnico ha interessato ogni aspetto dell’edificio, sia esterno che interno, con un approccio progettuale volto a esaltare la qualità materica, i volumi scultorei e la trasparenza dell’architettura, senza mai sovrastarla.
Illuminazione esterna: armonia e sostenibilità
Per illuminare le superfici esterne texturizzate i proiettori Palco sono stati posizionati su un numero minimo di pali, strategicamente posizionati agli angoli della costruzione. Questo ha creato un effetto di luce radente, che evidenzia la matericità della copertura attraverso un gioco di luci ed ombre, mantenendo l’integrità del paesaggio. Questo approccio è anche conforme alle linee guida della Dark Sky Association per ridurre al minimo l’inquinamento luminoso.
Sul lato opposto dell’edificio, rivestito con una maglia metallica, gli apparecchi Linealuce mini 47, sono stati discretamente installati all’interno della maglia per fornire luce radente ascendente, in linea con la preferenza di Morphosis per la modulazione della luce piuttosto che per l’enfasi sull’intensità. Per rafforzare ulteriormente l’impressione di una struttura fluttuante, gli apparecchi Laser Blade InOut con emissione verso l’alto, sono stati integrati in nicchie architettoniche alla base delle colonne angolate che sostengono i volumi a sbalzo.
Spazi interni e gallerie espositive: luce fluida e funzionale
L'illuminazione aiuta anche a guidare la circolazione attraverso la complessa disposizione architettonica, con l’obiettivo di creare atmosfere distinte senza contrasti estremi tra gli ambienti: particolare attenzione è stata prestata alle aree di ingresso, con un attento studio delle ottiche e del posizionamento dei proiettori Palco, per evitare di appiattire l'architettura.
Il primo edificio completato nell'Atheneum è stato progettato per la collezione del Crow Museum of Asian Art e di altre importanti collezioni. Le gallerie espositive si trovano al di sopra di un piano terra che comprende sale per seminari e studio, un atrio e una sala di lettura, tutti visivamente collegati al campus attraverso ampie finestre. I proiettori Palco sono utilizzati in queste aree pubbliche per supportare una transizione senza soluzione di continuità fra illuminazione esterna e interna.
Quello che all’esterno sembra un grande cubo, all’interno si articola in spazi curvi, con pareti e grandi finestrature e spazi a tutta altezza. Il binario Superrail combinato con i proiettori Robin offre continuità visiva in varie combinazioni di montaggio: ad incasso in gole, integrato in lucernari e sospeso.
Per le installazioni a lucernario è stata sviluppata una soluzione integrata per abbinare l’estetica del sistema Superrail ed eliminare la necessità di driver remoti. I driver sono stati alloggiati internamente, contribuendo a preservare le linee pulite del soffitto ed evitare l’ingombro visivo, un obbiettivo essenziale per OVI.
Il sistema formato da Superrail e proiettore Robin continua negli spazi espositivi del livello superiore, dove sono stati scelti proiettori con una varietà di ottiche: spot e super spot, medium, flood, wide flood e anche dei framer per consentire la massima flessibilità curatoriale.
In questi spazi, Superrail sospeso funge anche da luce di emergenza. La sua emissione verso l’alto, solitamente spenta, entra in azione quando necessaria, fornendo una soluzione pulita e minimale utilizzando la stessa infrastruttura di illuminazione senza aggiungere rumore visivo. La modularità di Superrail, inoltre, gli consente di seguire la complessa geometria architettonica, creando sia linee curve che spezzate.
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