13/11/2007 â Il concorso di idee per lâedificio del Tribunale Civile nel futuro Campus di Giustizia di Madrid è stato vinto da Zaha Hadid e Patrik Schumacher con il progetto âEje Pivotanteâ .
Al secondo posto ex â aequo il progetto âAd Hocâ di Fernando GarcĂa Pino e Manuel GarcĂa De Paredes De Falla e âBajo los Ărbolesâ di SOLID Arquitectura S.L. (Ălvaro Soto Aguirre y Francisco Javier Maroto Ramos).
Il punto di partenza per il progetto vincitore del nuovo Tribunale Civile è stata lâanalisi del contesto urbano. Per inserire opportunamente lâesteso progetto, che si distacca dalle 18 sedi dei Tribunali della comunitĂ di Madrid, si sono dovute âsacrificareâ aree pubbliche, preziose dal punto di vista del potenziale di sviluppo, per convertirle in aree di transizione. ÂŤSebbene siano indiscutibili i vantaggi della creazione di un âCampusâ di Giustizia, composto da 118 tribunali ubicati tutti nella medesima zona, si deve comunque considerare che questa operazione crea spazi pubblici frammentari che hanno necessitĂ di essere ârinforzatiâ per riuscire a migliorare la vita collettivaÂť. Per risolvere questa problematica Zaha Hadid inserisce allâinterno del progetto lo spazio pubblico, che si apre verso il Campus per integrarsi con esso. In tal modo l'edificio si propone come un componente aggiuntivo del sistema e si trasforma nellâasse di rotazione attorno al quale si organizza e struttura il complesso.
Il linguaggio formale e lâarticolazione architettonica della proposta dimostrano lâinteresse di Hadid nella rottura della staticitĂ dellâinsieme. La forma dinamica e fluida fa sĂŹ che la struttura sia un punto di riferimento, la cui sobrietĂ e solennitĂ , proprie del carattere di un edificio con questa destinazione, non risultano compromesse. Tramite le traslazioni orizzontali del volume la proposta acquisisce un gran dinamismo e le qualitĂ âelasticheâ della sua tettonica da un lato invitano il visitatore allâinterno e dallâaltra gli danno la sensazione di galleggiare.
La struttura consta di una facciata doppia ventilata, progettata in maniera tale da permettere la trasparenza e proporzionare il controllo solare. Il grado di trasparenza, ottenuto dellâapertura dei pannelli esterni, risponde a fattori climatici e programmatici. Zone di grande trasparenza, come ingressi e sale-udienza, contrastano con zone di maggiore opacitĂ come zone di servizio e facciate orientate est-ovest.
Il ricorso al sistema di brise-soleils nelle parti laterali dei pannelli, apporta ombra alla facciata senza compromettere la sua trasparenza e in copertura facilitano lâubicazione di pannelli fotovoltaici a cui poter dare lâinclinazione desiderata per una maggiore efficienza.
La struttura del patio interno contrasta nelle sue linee organiche con la geometria dell'esterno; nella sua transizione dallâesterno allâinterno la struttura âsi smaterializzaâ fino ad essere costituita unicamente da vetri opachi. Al suo interno si sviluppa un grande atrio semicircolare discontinuo, posto vicino alla facciata interna, intorno al quale si sviluppano tutte le aree pubbliche dell'edificio e che permette l'illuminazione naturale dei piani inferiori.
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