14/03/2016 - Dal 1928 al 2016: la rivista Domus festeggia il millesimo numero in edicola, un traguardo costruito in 88 anni di ricerca, approfondimento, critica e divulgazione di tutti i temi dell’abitare.
Mille numeri per un totale di oltre 140.000 pagine, 270.000 fotografie, 60.000 disegni e schizzi, 12.000 autori, 13.000 opere d’arte, 5.000 mostre. Numeri importanti che rendono ancora più unica, nell’intero panorama editoriale, la storia del mensile fondato nel 1928 da Gio Ponti e pubblicato dall’anno successivo dall’editore Gianni Mazzocchi, che ne fece un punto di riferimento in tutto il mondo per l’architettura, l’arte e il design.
Con la curatela di Fulvio Irace e il segno grafico di Italo Lupi, Domus Mille è un progetto editoriale inedito, realizzato a più voci e affidato a più mani. Per l’occasione, infatti, sono stati chiamati a dare il proprio contributo tutti e nove i direttori che si sono avvicendati alla guida di Domus dopo Gio Ponti, dal 1979 a oggi: Alessandro Mendini, Mario Bellini, Vittorio Magnago Lampugnani, François Burkhardt, Deyan Sudjic, Stefano Boeri, Flavio Albanese, Joseph Grima e l’attuale direttore Nicola Di Battista. Il risultato è un caleidoscopio di visioni, linguaggi e suggestioni contemporanee che non perdono di vista l’orizzonte dello sviluppo futuro dei temi di cui l’architettura e il design si occupano.
A loro si è aggiunto Beppe Finessi, che ha selezionato 100 icone del design italiano che Domus stessa ha contribuito a rendere famose nel mondo.
Senza tralasciare un consistente racconto a ritroso di una storia che ha fatto storia, Domus 1000 riunisce, in 260 pagine, un totale di 11 autori e 9 art director, a testimonianza ancora una volta della capacità di confronto, critica e anticipazione di idee tipica della rivista.
L’unicità di questa Domus 1000 è dimostrata anche da un’ulteriore iniziativa editoriale: utilizzando due straordinari archivi, quello della Triennale di Milano e quello di Domus, due studiosi come Marco Romanelli e Manolo De Giorgi hanno curato un volume di 90 pagine, allegato omaggio al numero 1000, in cui si raccontano le venti Esposizioni Universali che la Triennale di Milano ha realizzato a partire dal 1923. La selezione dei progetti e dei protagonisti più significativi di quelle edizioni traccia una storia che il fascicolo permette di ricordare e, soprattutto, trasferire ai più giovani, che a partire dal 2 aprile potranno visitare l’attesissima XXI Triennale.
Da rivista d’autore a “rivista di autori”: l’evoluzione nel dopo Ponti
Da quando Gianni Mazzocchi, nel 1976 passò, il testimone alla figlia Maria Giovanna, attuale Editore e Presidente di Editoriale Domus – in azienda è presente anche la terza generazione: dal 2014 sua figlia Sofia Bordone è l’Amministratore Delegato – Domus ha messo in atto un’importante strategia che le ha garantito vitalità, autorevolezza e longevità: dopo Gio Ponti, le direzioni si sono accorciate, ad abbracciare archi temporali di alcuni anni, con la precisa volontà di garantire alla rivista una costante freschezza di approccio alla contemporaneità. Da rivista d’autore, Domus si è così trasformata in “rivista di autori”, continuando a collezionare firme prestigiose al timone del mensile. A distanza di oltre 40 anni, dunque, la rivista riconferma la voglia di guardare al futuro, scommettendo oggi più che mai sulle migliori competenze. Domus, interamente bilingue, è presente oggi in 89 Paesi, dove diffonde il 46% della propria tiratura, e ha sviluppato coedizioni in Cina, India, Sri Lanka, Germania, Svizzera e Austria, Messico e Centro America.
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