Foto Chao Zhang
17/07/2025 - Nel 2022, Atelier Xi è stato invitato a progettare un complesso pubblico per le arti all’AYDC di Guiyang, nella provincia cinese del Guizhou.
AYDC, abbreviazione di A Yun Duo Cang (in lingua Yi: “la nostra terra dei sogni”), è un polo sperimentale e culturale pensato per stimolare l’innovazione, la creatività e il coinvolgimento della comunità.
Inizialmente pensato come un unico edificio, il progetto è stato, invece, scomposto in un insieme di padiglioni immersi nel paesaggio: tre architetture autonome ma interconnesse che accolgono momenti di lettura, meditazione e spettacolo, offrendo spazi flessibili e spontanei per la comunità artistica locale.
Ispirati alle grotte carsiche che caratterizzano il territorio montano del Guizhou, i tre padiglioni – la Xima Library, la Ginkgo Chapel e il Dali Stage – si configurano come forme scultoree scolpite nella topografia. Sono definiti da volte sospese e archi appuntiti che suggeriscono tensione, equilibrio e introspezione.
Ciascun padiglione dialoga con un elemento naturale specifico: acqua, cielo e stelle, evocando un’esperienza immersiva e poetica.
- Xima Library si riflette sulle acque calme accanto a un tappeto di foglie di ginkgo. La sua forma rettilinea racchiude una cupola metallica luminosa, la cui ombra si proietta sulle superfici increspate, come un riflesso lunare in movimento.
- Ginkgo Chapel, situata tra gli alberi su un pendio, si solleva grazie a quattro grandi “foglie” di pietra ispirate al ginkgo. Passando tra due sfere metalliche curve, i visitatori accedono a un vuoto centrale aperto verso l’alto, dove la luce e il vento dialogano in silenzio con lo spazio.
- Dali Stage si apre verso una piazza pubblica, modellato come impronta negativa di un arco invisibile. Il pavimento è attraversato da fibre ottiche che simulano una notte stellata, trasformando il palco in un punto focale luminoso per spettacoli ed eventi.
Materialità tra vuoto, luce e tattilità
I tre padiglioni condividono un linguaggio visivo comune: facciate esterne in travertino bianco poroso e sfere interne in acciaio inox curvato. Mentre biblioteca e cappella adottano una finitura sabbiata e opaca, il Dali Stage si distingue per superfici lucide a specchio che riflettono luce, movimento e vita urbana.
La composizione è permeabile, aperta al passaggio di vento e luce, in costante dialogo con il paesaggio circostante. Le aree verdi si trasformano con le stagioni: il bosco di ginkgo, con i suoi cicli cromatici dal verde oro all’ambra, amplifica la sensazione di un’architettura viva, cangiante.
Architettura come esperienza e memoria collettiva
Con il progetto AYDC, l’architettura diventa strumento poetico e sociale, in grado di tessere relazioni tra spazio costruito, natura e memoria culturale. Attraverso gesti minimi ma intensi, i padiglioni rivelano come il paesaggio possa essere catalizzatore di nuove forme di espressione comunitaria e immaginazione collettiva.
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