14/10/2025 - Fino al 28 novembre 2025, il FLA – FlavioLucchiniArt Museum ospita Grazie Giorgio, mostra tributo che l’artista e art director dedica a Giorgio Armani, scomparso recentemente. Allestita negli spazi dell’Atelier all’interno del Superstudio Più di via Tortona, l’esposizione raccoglie opere, sculture e dipinti che Lucchini ha realizzato nel tempo ispirandosi all’universo stilistico dello stilista, di cui fu amico, collaboratore e primo sostenitore.
Un’amicizia lunga cinquant’anni
Il rapporto tra Flavio Lucchini e Giorgio Armani è stato segnato da una profonda stima reciproca e da una lunga storia professionale condivisa: Lucchini fu tra i primi a intuire il talento dello stilista, pubblicandolo sulle sue riviste – Vogue, L’Uomo Vogue, Donna – e tracciando fin dagli esordi un parallelismo tra moda e cultura visiva. Fu lui, nel 1974, a disegnare a mano il primo logo Armani con il carattere Bodoni, e fu sempre nel perimetro tracciato da Lucchini – tra via Forcella, via Tortona e via Bergognone – che nacquero il Teatro Armani e l’Armani/Silos.
Sculture, pittura e Dress Memory
La mostra si sviluppa come un percorso affettivo e visivo tra opere che reinterpretano l’abito femminile attraverso una lente concettuale, spesso ispirata alle linee rigorose e alle palette essenziali della moda di Armani. Giacche dalle spalle decise, silhouette fluide, toni greige e scollature nette diventano materia plastica nelle sculture di Lucchini, che rilegge la moda come segno del tempo e specchio sociale, superando l’estetica dell’effimero.
“L’abito come fatto culturale”
«Ho sempre pensato che per Giorgio Armani il vestito fosse soprattutto un fatto culturale», racconta Lucchini, «non semplice ornamento ma riflesso della società, testimonianza della contemporaneità». Questa stessa visione ha ispirato la ricerca dell’artista, che nelle sue opere indaga il linguaggio della moda per coglierne significati profondi, tensioni, messaggi nascosti.
Un museo segreto nel cuore del design district
Il FLA – FlavioLucchiniArt Museum, vero e proprio museo personale dell’artista, è un luogo da scoprire. Ospitato nei sotterranei e negli atelier di Superstudio Più, occupa oltre 2.000 metri quadri suddivisi in 20 stanze tematiche: un labirinto creativo che raccoglie più di 650 opere tra sculture monumentali, digital painting, Totem, Dolls, Flowers, Icons, Burqa, archivi editoriali e progetti artistici e sociali.
Qui, moda e arte si fondono in un racconto che attraversa generazioni, stili e linguaggi, e restituiscono un ritratto complesso della cultura visiva italiana.
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