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Ph. © Benjamin Hofer
11/06/2025 - Nel villaggio alpino di Mulegns, nel cantone svizzero dei Grigioni, è stata inaugurata Tor Alva, attualmente la torre stampata in 3D più alta del mondo. Conosciuta anche come White Tower, l’opera nasce dalla collaborazione tra la Nova Fundaziun Origen e il Politecnico di Zurigo (ETH Zurich) e integra ricerca accademica e tecnologie digitali applicate all’architettura.
Il progetto è stato sviluppato dagli architetti Benjamin Dillenburger e Michael Hansmeyer, insieme a gruppi di ricerca dell’ETH Zurich e al National Centre of Competence in Research (NCCR) Digital Fabrication.
Tor Alva sorge lungo il percorso del Passo del Giulia, un’area storicamente attraversata da viaggiatori, mercanti e artigiani. L’iniziativa si ispira anche alla memoria degli emigranti pasticceri della valle, che nel XIX secolo contribuirono allo sviluppo del villaggio al loro ritorno. La torre si inserisce in questo contesto come intervento culturale e architettonico volto a contrastare il progressivo spopolamento dell’area.
Composta da 32 colonne stampate in 3D, ciascuna con un disegno e una struttura distintiva, la torre richiama motivi decorativi barocchi reinterpretati attraverso il linguaggio della fabbricazione digitale. Al suo interno si sviluppa una scala a chiocciola che conduce a uno spazio teatrale con 32 posti a sedere e una vista sul paesaggio alpino del Val Surses. Al calare del sole, la struttura si illumina dall’interno, rendendosi visibile anche a distanza lungo la storica via di transito.
Tor Alva è il primo edificio a più piani realizzato con colonne stampate in 3D portanti e con rinforzi integrati durante la stampa. La tecnica prevede l’uso coordinato di due robot: uno per l’estrusione del calcestruzzo, l’altro per l’inserimento dei rinforzi. Il processo riduce il consumo di materiali, eliminando l’impiego di casseforme e concentrando il materiale solo nei punti necessari dal punto di vista strutturale.
La torre è progettata per essere smontata e ricollocata, in linea con i principi dell’economia circolare. Dopo circa cinque anni a Mulegns, potrà essere ricostruita in un altro contesto, mantenendo la sua funzione culturale.
Il progetto prevede anche la nascita di un Centro per le Tecnologie Digitali dell’Edilizia, che rafforza l’obiettivo di promuovere ricerca applicata, formazione tecnica e sviluppo locale in un’area che oggi conta appena una dozzina di residenti.
La costruzione è stata resa possibile grazie al contributo di fondazioni private, aziende del settore edilizio e sostenitori individuali. Tor Alva rappresenta un modello sperimentale per l’uso di tecnologie digitali nell’edilizia, con implicazioni potenziali per il futuro della progettazione e della produzione architettonica.
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