29/05/2025 - Gironda, il progetto di ospitalità contemporanea firmato dallo studio Giovanni Mecozzi Architetti, prende vita nel cuore di Ravenna, all'interno dello storico edificio di Casa Guaccimanni. Situata a pochi passi da piazza del Popolo, lungo via Armando Diaz, la residenza si inserisce in un contesto urbano di grande valore storico e architettonico, tra la stazione ferroviaria e la Basilica di San Vitale.
Casa Guaccimanni, risalente alla fine del Quattrocento, conserva al suo interno affreschi cinquecenteschi e soffitti lignei neoclassici, e oggi si trasforma grazie a un intervento che fonde sapientemente memoria e innovazione.
La nuova architettura che anima l’opera si rivela negli interni.
Varcato l’ingresso al palazzo e giunti al primo piano si accede alla nuova residenza per via di un generoso androne che collega trasversalmente l’intero edificio unendo il balcone che a nord affaccia sulla strada principale alla loggia che a sud apre sul giardino.
Lungo questa sala, ricca di luce e di apparati decorativi, si aprono i cinque ambienti che definiscono la struttura.
La cucina, intesa come spazio comune; la veranda, che continua all’esterno il medesimo programma; le tre stanze da letto che l’architettura di Giovanni Mecozzi ha rielaborato all’interno di altrettante sale realizzando al loro interno delle vere e proprie suite indipendenti.
Ciascuna delle tre ampie stanze è infatti oggetto di una riconfigurazione spaziale integrata che, oltre alla camera da letto, include diversi ambiti funzionali, come bagni, saune, guardaroba, zone per il relax, per la lettura, il cinema e palestre per lo yoga. Ogni suite è concepita come un ambiente indipendente, realizzato con strutture di arredo leggere e completamente reversibili, senza vincoli strutturali con pavimento, soffitto o pareti.
“Il nuovo e l’antico”, spiega l’architetto Giovanni Mecozzi, “non si toccano mai, ma si sfiorano, mantenendo tra loro una distanza capace di generare tensione”.
La definizione delle tre stanze, così come la cucina, elabora uno specifico dialogo con le caratteristiche della dimora storica e tale dialogo, arricchito dalla selezione di numerosi pezzi di design, dà luogo a una caratterizzazione degli ambienti.
La stanza oro, la stanza blu e la stanza verde si annunciano con vivacità dietro alle porte che si aprono sull’androne ed è attraverso il colore che anticipano le loro distinte caratterizzazioni.
Il progetto di Giovanni Mecozzi Architetti sovrappone alla dimora storica una serie di dispositivi spaziali che instaurano un dialogo intenso e complementare tra passato e presente.
Nell’intervento è distillata l’essenza dei mosaici paleocristiani e bizantini della storia ravennate, dei quali sono stati estratti alcuni tratti essenziali. I colori dell’oro, del blu, del verde e del rosso, insieme alle tessere di vetro e a lamina dorata, lucide e brillanti, hanno definito l’immaginario da cui trarre ispirazione per ridefinire e modulare gli spazi – attentamente calibrati nelle loro articolazioni, nella distribuzione della luce e nei decori pavimentali e del soffitto – combinando volumi monocromi dalle forme primarie, come in un’astrazione neoplastica, funzionali all’abitare.
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