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I vincitori dei Premi IN/ARCHITETTURA 2023 | Puglia e Basilicata
Premio alla carriera a Carlo Rocco Ferrari, Premi alla memoria a Mauro Galantino e Mattia Antonio Acito. Premio Bruno Zevi al Cantiere Evento e Docomomo
Autore: cecilia di marzo
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I VINCITORI DEI PREMI IN/ARCHITETTURA 2023 | PUGLIA E BASILICATA
31/10/2023 - Si è svolta domenica 29 ottobre a Bari la Cerimonia di consegna dei Premi IN/ARCHITETTURA 2023 | Puglia e Basilicata.

Con questo appuntamento si è giunti alla fine un lungo percorso che ha visto, nei mesi scorsi, la presentazione di oltre 1200 progetti candidati su tutto il territorio nazionale, nonché 12 cerimonie di premiazione regionali che hanno fatto tappa in tutta Italia.
 
Il viaggio attraverso l’architettura italiana contemporanea di qualità si concluderà il 7 novembre a Ca' Giustinian, durante la Biennale di Venezia, con la premiazione dei Vincitori Nazionali scelti tra i premiati delle 20 Regioni e scelti dalla Giuria nazionale presieduta dal filosofo Aldo Colonetti.
 

I vincitori dei Premi IN/ARCHITETTURA 2023 | Puglia e Basilicata


PREMIO ALLE MIGLIORI OPERE DI ARCHITETTURA (NUOVA COSTRUZIONE) | Puglia

Villa AIA
, Ostuni, di Corsaro Architetti



Motivazione: Un progetto dall’intensa espressività estetica che attraverso la configurazione dello spazio architettonico interno ed esterno, la scelta e l’uso dei materiali, il rapporto con il paesaggio senza interruzione di continuità, rappresenta un iconico esempio di architettura contemporanea in terra di Puglia.

Casa C, Manduria (TA), di Luca Zanaroli



Motivazione: Luca Zanaroli propone un linguaggio semplice e contemporaneo che reinterpreta sapientemente la tradizione locale con un incastro di volumi puri, squadrati che si modificano a seconda dell’esposizione, a nord volumi chiusi che ammiccano al rigore della vicina Torre Borraco, mentre a sud volumi vetrati trasparenti che mettono in contatto Casa C con il cielo di Puglia.
Un esempio di architettura contemporanea in piena simbiosi con il paesaggio.


Casa 2F, Torre Santa Susanna (BR), di DDS+



Motivazione: Casa 2F è un volume chiaro ed icastico inserito nella tessitura di un contesto urbano di scarsa qualità, nella quale l’elaborazione di un modello di casa essenziale cela e protegge uno spazio volutamente introverso come forma di “protesta” con il costruito esistente e come “bisogno familiare” di astrazione dal caos della quotidianità. La corte e i percorsi interni richiamano le architetture sacre e rendono casa 2F un’architettura dalla forte connotazione simbolica.

SS House, Ostuni, di REISARCHITETTURA



Motivazione: SS House rappresenta un manifesto coerente di abitazione monofamiliare dalla grande accuratezza compositiva. Una simbiosi perfetta tra linguaggi e materiali differenti, gli esterni legati alla tradizione costruttiva pugliese, gli interni con chiari riferimenti alla contemporaneità.

Parco De Gasperi, Bari, di LAUarchitetti



Motivazione: Parco De Gasperi, sviluppato nell’ambito di un intervento di nuova costruzione nella città di Bari, è caratterizzato da un approccio sperimentale sia con riferimento alle scelte formali che agli aspetti processuali e costruttivi. Un’interpretazione architettonica audace e innovativa del tema dell’edificio multipiano con particolare attenzione agli aspetti di sostenibilità.

PREMIO ALLE MIGLIORI OPERE DI ARCHITETTURA (NUOVA COSTRUZIONE) | Basilicata

Residenza Protospata 45, Matera, di Gianpiero Maria Latorre



Motivazione: Protospata 45 è un esempio eccellente di trasformazione urbanistica ed architettonica. Si compone di piani ed elementi stratificati e sovrapposti, sia in senso orizzontale che verticale che danno vita ad una facciata caratterizzata da pieni e vuoti, in una tessitura raffinata. Realizzato su un lotto intercluso, non distante dal centro storico, rappresenta una interessante provocazione sul tema della "palazzina", svincolandosi dalla mera logica speculativa ed offrendo spunti interessanti sia sull'articolazione volumetrica che sull'involucro, con materiali ricercati e morbidi, in linea con il cromatismo della città storica.

Villa GF, Melfi, di Petrone Sgaramella Architetti



Motivazione: Sulle pendici del monte Vulture, Villa GF si inserisce con discrezione nel contesto paesaggistico, creando continuità tra interno ed esterno, grazie alle grandi vetrate, da cui si gode la vista del Castello federiciano di Melfi, e attraverso i pavimenti ed i rivestimenti che scorrono senza interruzioni. I materiali di finitura ed i tamponamenti opachi rimandano alla pietra vulcanica e garantiscono un inserimento ambientale equilibrato. L'edificio adotta soluzioni tecnologiche orientate al contenimento dell'impatto ambientale e si configura come un Nearly Zero Emission Building (NZEB).

PREMIO AI MIGLIORI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE (RESTAURO, RISTRUTTURAZIONE, RIGENERAZIONE) - Puglia

Masseria Dagilupi, Ostuni, di Corsaro Architetti



Motivazione: Corsaro Architetti, nel recupero della Masseria Dagilupi e nella sua rifunzionalizzazione in struttura ricettiva, mostrano una particolare capacità di sapere intervenire sulle preesistenze con materiali e tecniche costruttive della tradizione locale, pur utilizzando un linguaggio contemporaneo che aggiunge qualità senza snaturare l’impianto originario ed integrandosi nel paesaggio circostante della campagna di Ostuni.

Masseria Garzia, Ostuni, di Flore & Venezia Architects



Motivazione: Masseria Garzia è un emblematico esempio di restauro in cui il rispetto della tradizione costruttiva locale si contrappone con le scelte eclettiche degli interni che non snaturano l’impianto tradizionale. Gli elementi distintivi sono la caratterizzazione degli spazi, sia interni che esterni, e l’attenzione alla luminosità e vivibilità degli ambienti.

Padiglione espositivo dei mosaici delle chiese paleocristiane di San Giusto, Lucera (FG) dell'arch. Stefano Serpenti



Motivazione: L’arch. Serpenti in questo intervento affronta il tema della “musealizzazione” attraverso l’ideazione in chiave contemporanea di un volume espositivo, realizzato con materiali e tecnologie innovative e a basso impatto ambientale, “sospeso” su una piattaforma le cui dimensioni planimetriche consentono di ospitare la ricomposizione del mosaico pavimentale di una villa romana e di due chiese paleocristiane rinvenuto a Lucera in località San Giusto.
 
Nuovi uffici per il Rettorato e gli organi di governo dell'Università degli Studi Aldo Moro nel Palazzo Ateneo di Bari, dell’arch. Michele Cirillo



Motivazione: L’arch. Cirillo in questo progetto si cimenta virtuosamente nella rilettura degli spazi del Salone degli Affreschi per adeguarli alla destinazione per gli uffici dell'Ateneo e nel restauro dello Scalone d'Onore e del loggiato. Significativo l’inserimento di una parete attrezzata videowall, necessaria per gli incontri ed alle conferenze in streaming, che costituisce un elemento di innovazione tecnologica in un calibrato rapporto dimensionale, materiale e cromatico con gli apparati decorativi, gli arredi (le teche) e la spazialità del Salone.

Nuova Sede ISTAT nel Centro Storico di Bari, di SMN Architetti



Motivazione: Un intervento di restauro, elegante e discreto, che elabora in chiave “contemporanea” l’articolazione plano-altimetrica di un antico edificio del centro storico di Bari, caratterizzato da numerose stratificazioni e accorpamenti. Equilibrato il rapporto tra le esigenze di conservazione della fabbrica e quelle di adeguamento funzionale e tecnologico, nell’ottica della qualità architettonica e della compatibilità con il contesto.

PREMIO AI MIGLIORI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO ESISTENTE (RESTAURO, RISTRUTTURAZIONE, RIGENERAZIONE) - Basilicata

Centro Polivalente Matera Hotel, Borgo Venusio, Matera, dell’arch. Giampiero Maria Latorre



Motivazione: Borgo Venusio è uno dei borghi realizzati per lo sfollamento dei Sassi negli anni '50, su progetto di Luigi Piccinato. II centro polivalente è ospitato all'interno di un albergo ed è stato realizzato attraverso il recupero di depositi interrati, vista l'impossibilità di realizzare nuovi volumi, fatta eccezione per l'atrio di ingresso. Pareti mobili permettono di parzializzare lo spazio interno a seconda delle necessità (congressi internazionali, spettacoli, concerti di musica pop, grandi eventi), grazie anche alla presenza di servizi ben distribuiti (tre bar, cucina, uffici, sale riunioni). La scelta dei materiali ed una attenta progettazione della luce creano un ambiente elegante ed avvolgente: la grande sala a doppia altezza, visibile dalle balconate d’ingresso, rimanda anche da un punto di vista cromatico e materico, alla spazialità delle cave di tufo, matrice storica della città.

Bar Ristorante Hotel Dolomiti, Castelmezzano (PZ), dell'arch. Irene Livia Pace



Motivazione: Una baita altoatesina che non ti aspetti nel cuore delle Piccole Dolomiti Lucane.
Un intervento intelligente che, attraverso piccole operazioni di rifunzionalizzazione ed interior design, restituisce valore ad un edificio atipico, esaltandone l'eccezionalità rispetto ad un'area paesaggisticamente tutelata. Anche l'interno non rinuncia all'effetto sorpresa: attraverso il recupero di elementi, l'uso dei materiali, i nuovi arredi, si ricrea un'ambientazione retro che non cerca la mimesi ma, al contrario, amplifica la distopia dell'esperienza creando degli spazi estremamente eleganti e misurati.


Premio Speciale “WTW | Willis Towers Watson” | Puglia

Velostazione Corato, di LSB Architetti Associati



Motivazione: Il progetto è stato selezionato da WTW (Willis Towers Watson) perché ben si inserisce all’interno delle questioni che viviamo quotidianamente, quella dell’inquinamento e della lotta al cambiamento climatico. La preferenza espressa da WTW, in questo senso, rappresenta un passo importante per contribuire, quanto possibile, ad un cambio di rotta, verso la stagione della mobilità sostenibile e dell’impegno per la riduzione degli effetti del cambiamento climatico.
Spesso si sente parlare dell'impossibilità a cambiare le nostre abitudini per la mancanza di servizi adeguati; in questo caso, questo progetto offre un servizio importante a chi utilizza mezzi di trasporto alternativi e sostenibili che più fa avvicinare il Comune di Corato ad una cittadina dei paesi del Nord Europa. La Velostazione è pensata come un’opera architettonicamente legata all’identità del luogo e del contesto storico/culturale locale e la forma esteriore richiama quella delle chiese medievali, ma anche di una “casa sull’albero”.


PREMIO INTERNAZIONALE "BRUNO ZEVI" PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA | Puglia
Fondazione Dioguardi - “Cantiere Evento”



Motivazione: La giuria dell’edizione di quest’anno ha deciso di assegnare il premio 2023 in onore di “Bruno Zevi per la diffusione della cultura architettonica” alla Fondazione Gianfranco Dioguardi, presieduta dal Prof.Ing. Francesco Maggiore, per i progetti del “cantiere evento” (direzione scientifica e culturale di Gianfranco Dioguardi), promossi in Puglia, a Bari e a Fasano (BR), e non solo (Teatro Lirico di Milano, in Spagna a Siviglia e in Francia). La motivazione del premio è la seguente: “Il Cantiere-Evento trasforma un luogo – come quello del cantiere in cui non è consentito l’accesso alla cittadinanza – in un luogo “extraordinario”, temporaneamente agibile e fruibile, in cui creare momenti di valorizzazione e di divulgazione culturale attraverso installazioni, mostre e performance. In tal modo il cantiere con le sue impalcature innesca un processo di “partecipazione attiva” degli abitanti verso ciò che si sta realizzando, trasformando questo luogo in uno strumento di comunicazione al servizio dell'ambiente e della collettività.”
 
PREMIO INTERNAZIONALE "BRUNO ZEVI" PER LA DIFFUSIONE DELLA CULTURA ARCHITETTONICA | Basilicata
DOCOMOMO - 9 itinerari per 100 Architetture del '900 in Basilicata e Puglia



Motivazione: Il volume è il risultato di una rilevante attività di schedatura del patrimonio architettonico regionale del Novecento da parte delle Sezioni Basilicata e Puglia del Do.co.mo.mo Italia, realtà radicate in un territorio antico, reso moderno dall'assimilazione di opere architettoniche del '900 che ne hanno interpretato in modo originale le caratteristiche identitarie. La schedatura delle opere e' uno strumento 'aperto' e certamente implementabile, con cui ci si propone di conoscere e mettere 'in rete' 100 architetture moderne di riconosciuta qualità. I valori di queste opere nel territorio, spesso riscontrabili in aspetti analoghi di altre architetture costruite in luoghi, tempi e circostanze differenti, ne escono potenziati rispetto a quelli individuabili attraverso l'autonoma considerazione delle singole opere. Esse sono state selezionate su 151 da un Comitato scientifico internazionale di cui fanno parte tra gli altri: William J. Curtis, Federico Bucci, Franco Purini, Amerigo Restucci che ha curato l'introduzione del Catalogo della Mostra, edito da Cangemi Editore, curato da Mauro Saito e Antonello Pagliuca.
Il volume segue alla realizzazione di una mostra itinerante, inaugurata nel 2019, nell'ambito delle celebrazioni della Capitale europea della cultura, e che ha toccato varie località italiane.

 
PREMIO ALLA CARRIERA 2023 | Puglia
Prof. arch. Carlo Rocco Ferrari

Premio alla Carriera all'architetto Carlo Rocco Ferrari, nato il 23/06/1938 a Cosenza, docente presso le Facoltà di Architettura di Roma, Reggio Calabria e Bari come professore associato in progettazione architettonica e urbana. Il premio è stato assegnato dalla Giuria a fine giugno 2023. Il 5 agosto 2023 il prof. Ferrari è, purtoppo, venuto a mancare.



Motivazione: Il premio alla carriera è motivato dal riconoscimento della Giuria all’impegno profuso sia in ambito accademico, in particolare nell'attività di docente e ricercatore, sia in ambito professionale quale progettista e pianificatore urbanistico e urbano ad ampio raggio in Puglia e di tutto il territorio nazionale. Particolarmente profonda la sua coerente condotta da fine intellettuale e la sua dedizione alle nuove generazioni di architetti nelle aule delle facoltà italiane da lui frequentate. Un Maestra che ha sempre saputo affiancare alla attività di insegnamento quella della professione, redigendo vari Piani regolatori in Puglia e Calabria e contribuendo anche alla stesura di numerose norme regionali. Tra le opere di maggior rilievo si segnalano la partecipazione alla stesura del PRG Quaroni per Bari, i progetti, tutti realizzati, per le università di Lecce, Reggio Calabria, Bologna e Bari, il liceo classico Telesio di Cosenza, la scuola polifunzionale di Altamura (pubblicato anche sull'Atlante del censimento del Mic delle architetture moderne e contemporanee di Italia), il municipio di Santeramo in Colle, il Rettorato del Politecnico di Bari, la centrale di telecomunicazioni intercontinentale di Bari la “Sala Murat” nella città vecchia di Bari ed un notevole numero di interventi di edilizia residenziale e terziaria.
 
PREMIO SPECIALE ALLA MEMORIA 2023 | Puglia
Arch. Mauro Galantino
All’arch. Mauro Galantino, nato a Bari il 06/08/1953, recentemente scomparso, va il Premio Speciale della Giuria Puglia alla memoria.



Motivazione: L’architetto Mauro Galantino è stato uno dei più significativi protagonisti dell’Architettura contemporanea italiana. È stato professore invitato presso numerose facoltà italiane ed europee.
La sua ricerca progettuale ed i suoi scritti hanno contributo a salvaguardare la visione di un modo artigianale e sartoriale di svolgere la professione di Architetto, sempre rivolta ad una rilettura del Moderno. La sua formazione lo ha visto collaborare con numerosi protagonisti dell‘Architettura Italiana del XXI secolo. I suoi progetti legati all’ architettura residenziale, scolastica, chiese e centri parrocchiali risultano esemplari e si collocano di diritto nella storia dell’Architettura contemporanea”. Tra questi a mero titolo esemplificativo si ricordano il Centro regionale amministrativo di Sankt Pölten, il quartiere del Parlamento “Spreebogen” a Berlino, la chiesa di Sant’Ireneo a Cesano Boscone, il Centro civico e religioso Gesù redentore a Modena (2001-2008), la Chiesa Notre-Dame du Rosaire a Parigi.


PREMIO SPECIALE ALLA MEMORIA 2023 | Basilicata
Arch. Mattia Antonio Acito
All'arch. Acito, prematuramente scomparso, va il Premio Speciale Basilicata alla memoria .



Motivazione: Tonio Acito è stato l'ambasciatore dell'architettura rupestre di Matera nel mondo, protagonista del recupero dei Sassi nonché coraggioso artefice della straordinaria trasformazione urbana che ha restituito dignità architettonica e storica a Piazza Vittorio Veneto, il salotto buono della città. Architetto "condotto", come lo ha definito Renzo Piano, ha progettato opere in molte parti del mondo, mettendo a valore il modello di architettura sostenibile dei Sassi, sia da un punto di vista tecnico che sociale, proponendo, più di vent'anni fa, il recupero della socialità attraverso spazi pubblici a misura di comunità". L'Arch. M.A. Acito è stato il mentore di intere generazioni di architetti locali ed internazionali che, in lui, hanno trovato la capacità creativa ed immaginifica dei grandi maestri e l'intelligenza generosa di chi non ha paura di condividere i segreti del mestiere ed il prestigio raggiunto.
Laureato a Firenze nei primi anni '80, ebbe modo di studiare il recupero dei centri storici e di coltivare il desiderio, poi realizzato, di fare la stessa cosa a Matera, città "Capitale del mondo contadino" (per gli intellettuali) e "Vergogna Nazionale" (per la politica).
Ha svolto un'intensa attività di ricerca e di produzione architettonica nel suo studio, aperto a soli 24 anni e diventato presto un incubatore di nuovi professionisti che si sono cimentati nel campo della riqualificazione urbana ed urbanistica, restauro, architettura d'interni e degli allestimenti temporanei sia per grandi eventi (visita del Papa), che per mostre che in spazio pubblico. Ha collaborato con grandi maestri e professionisti, tra cui Renzo Piano, Lawrence Halprin, Thomas Herzog, Ove Arup & Partners.
Suo il Progetto di riqualificazione delle piazze centrali della città di Matera", su incarico dell'Amministrazione comunale, che ha portato alla luce una città sotterranea, il cosiddetto "Palombaro lungo" ed ha reso visibile il sistema di raccolta delle acque che, anni dopo, porterà Matera a ricevere il riconoscimento di patrimonio Unesco. Molti i restauri nei Sassi, tra cui il progetto di recupero funzionale della "Casa del Pellegrino delle Monacelle", seguito dallo studio di prefattibilità per il "Museo dell'Habitat Rupestre", uno studio per il recupero di un comparto del rione Sassi da destinare a "Centro di Interpretazione del Territorio Rupestre e di Documentazione della città di Matera". Fra gli interventi di riqualificazione degli spazi urbani il Piano dei Lidi e di valorizzazione del lungomare di Scanzano Jonico.
Responsabile del progetto di riqualificazione e riuso della Cava della Palomba a Matera; della progettazione esecutiva e direzione lavori del Parco a tema "Felifonte" a Castellaneta Marina (Taranto). Ha ideato e realizzato progetti orientati alla sostenibilità energetica ed ambientale, come l'eco-villaggio "Sira Resort" a Nova Siri ed il restauro della tenuta dei Medici di Cafaggiolo in Toscana; in ambito socio-sanitario, troviamo il progetto di un borgo per disabili denominato "Borgosole" in agro di Miglionico.
In ambito internazionale, è risultato vincitore della prima fase del Concorso per un'edilizia economicamente sostenibile e bio-compatibile, indetto dalla Contea di Monterey, in California, aggiudicandosi il Premio al merito nella seconda fase e la realizzazione del quartiere. In Finlandia, a Turku, si è aggiudicato una menzione speciale per un progetto di recupero degli antichi edifici carcerari e di realizzazione di nuova edilizia residenziale. Ha progettato soluzioni innovative a scala urbana in Cina, USA, Montenegro e Russia.
La sua opera più importante in tempi recenti (2018), è stato il progetto di riqualificazione della Cava del Sole per Matera 2019, Capitale europea della cultura: una cava settecentesca riconvertita in spazio per le arti performative dove la geometria del taglio dei blocchi ha guidato la composizione architettonica ed ispirato i nuovi volumi prefabbricati ad alta tecnologia, amovibili, con una pelle che rimanda ai tagli lasciati sui fronti di cava dall'estrazione dei blocchi.
Mattia Antonio Acito ha aperto la strada ad una vera e propria rivoluzione culturale che ha contribuito al posizionamento internazionale di Matera: al Sud, lontano dallo star-system italiano, ha dimostrato che si può fare l'architetto senza sentirsi culturalmente isolati, piuttosto guardando all'architettura rupestre e contadina come palestra dove imparare, studiare, sognare.

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