05/01/2012 – Il nuovo dipartimento delle Arti islamiche del Louvre, progettato dal francese Rudy Ricciotti e dall'italiano Mario Bellini, è quasi pronto per l'inaugurazione. Il progetto, vincitore del concorso internazionale nel 2005, rappresenta l'intervento più significativo all'interno del museo, dai tempi della grande piramide di Ieoh Ming Pei, quasi 25 anni fa.
Un tappeto volante sospeso sul cortile settecentesco, una struttura di acciaio e vetro protetta da una maglia geometrica traforata, per filtrare la luce come nella migliore tradizione islamica. Questa copertura, lucente e leggera alla vista, permette di sfruttare il sottosuolo, come già per la Piramide, con due piani di esposizione in cui la luce naturale “addomesticata” e quella artificiale si mescolano.
La Corte Visconti era l'ultima del palazzo ancora libera, ingombrarla con un'architettura avrebbe voluto dire rinunciare per sempre all'illuminazione naturale delle sale che vi si affacciano. La sera poi la luce ambrata, che filtrerà dal nuovo padiglione, potrà entrare nel museo dalle finestre affacciate sulla corte, portando forse con sé un po' di quella meraviglia cara all'orientalismo di ogni tempo.
Da un punto di vista tecnico la sfida più grande è stata quella di sostenere la complessa struttura con soli 8 pilastri molto snelli, in modo da vincolare il meno possibile l'esposizione sottostante. Nei 4600 metri quadri del nuovo spazio espositivo troveranno posto circa 4000 delle 18000 opere della collezione. Nei prossimi mesi sarà completato l'allestimento per l'inaugurazione, prevista per l'estate. Inshallah.
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