27/10/2008 – Proclamati i vincitori del concorso “Alluminio/Innovazione” - bandito dal Politecnico di Milano e Novelis, con la partecipazione di Almeco - rivolto ai più interessanti progetti didattici per gli impieghi innovativi dell'alluminio laminato.
Primo classificato, il progetto “Tempo Immateriale” per il recupero e la riconversione in centro enogastronomico dei ruderi del Castello di Monteserico a Genzano di Lucania. Autori del lavoro, Fabio Lovaglio e Gianluigi Branciaroli dalla “Facoltà di Architettura” dell’Università “G.D’Annunzio” Pescara – Chieti.
Gli studenti hanno individuato nell’alluminio un ottimo materiale per “restituire al rudere quell’unità mancante e quell’aspetto imponente di antica fortezza”. La facciata esterna del nuovo volume re-interpreta parzialmente i motivi delle feritoie e delle buche pontate mentre la aree interne alla struttura impiegano la lega come “elemento scultoreo”. La presenza di una vecchia cava di bauxite nelle vicinanze dell’edificio ha influenzato la scelta dell’alluminio preverniciato la cui gamma tonale richiama il colore rosseggiante del terreno circostante.
Secondo classificato, il progetto per la
Riqualificazione di una ex scuola media in Piazzale Abbiategrasso 2, nella zona Sud di Milano, ideato dal duo Elena Covili - Roberto Balduzzi dalla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano.
Il plesso scolastico, provvisto di due corpi in linea,
si erge su una struttura portante puntiforme in acciaio i cui tamponamenti sono costituiti da elementi prefabbricati. Dei pannelli esterni scorrevoli, le cui dimensioni sono state pensate in relazione alla suddivisione dei telai del serramento interno, possono restare chiusi o aperti, consentendo l’oscuramento o l’illuminazione degli interni a seconda delle esigenze e delle ore della giornata
. Il totale oscuramento delle aule è reso possibile dalla presenza di una tenda avvolgibile, mentre un sistema di motorizzazione consente lo spostamento orizzontale o verticale dei singoli pannelli, garantendo autoadattitività ed indipendenza dell’utente. Nella realizzazione del cavedio centrale, unica fonte di luce, sono state impiegate delle piastre riflettenti in alluminio orientate secondo l’inclinazione dei raggi solari a Milano.
Terzo classificato il progetto“QART”, per la realizzazione di un Centro sociale per le Arti e la Cultura a Quarto Oggiaro (MI), firmato dagli studenti della Facoltà di Ingegneria Edile/Architettura dell’Università degli Studi di Pavia Luca Rudelli ed Ermanno Cirillo. La volontà di conferire al complesso “un’immagine raffinata e informale, adatta a materializzare un polo culturale e uno spazio collettivo in continuità con l’esistente ma che sia segno del nuovo” ha guidato i progettisti nella scelta dell’alluminio per la copertura, la facciata, la struttura portante e le finiture dell’edificio, in qualità di materiale leggero e versatile, in costante dialogo con le varie sezioni e la gamma di materiali - primi fra tutti il policarbonato e il calcestruzzo - che caratterizzano la struttura.
I vincitori hanno rispettivamente ricevuto un premio pari a 2000, 1000 e 500 euro. Delle menzioni speciali sono state attribuite ai tre progetti: “Eco-architettura a Lecco” di Francesco Pittau, Filippo Bari e Andrea Carlino dalla Facoltà di Ingegneria Edile/architettura del Politecnico di Milano; “Riqualificazione architettonica e funzionale della ex scuola media S.Pellico” (MI) di Matteo Marinoni e Giulio Paglino dalla Facoltà di Architettura e Società del Politecnico di Milano e “Riqualificazione di un’area industriale dismessa nel centro di Quarrata”(Pistoia) di Luca Battaglini e Gabriele Baldecchi dalla Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze.