01/09/2008 – Il
quarto ponte sul Canal Grande, l’avveniristica struttura in marmo e vetro progettata per
Venezia da
Santiago Calatrava, sarà ufficialmente aperto al pubblico solo dopo l’ultimazione definitiva dei lavori. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il Sindaco Massimo Cacciari annullando l’inaugurazione inizialmente prevista per il 18 settembre. Non solo. Anche a lavori ultimati, precisa il primo cittadino di Venezia, non ci sarà alcun festeggiamento.
La decisione giunge in seguito ad una riunione convocata dal sindaco Cacciari e dall’assessore ai Lavori pubblici Mara Rumiz per far fronte alle nuove polemiche scoppiate sul caso. Aspre polemiche accompagnano da sempre il progetto in merito a più questioni: dai tempi lunghi di realizzazione (la vicenda del ponte è in piedi oramai da dodici anni) ai costi, che hanno visto lievitare i 4,7 milioni di euro inizialmente previsti a quasi 20 milioni.
Ma la causa scatenante le polemiche più spietate è stata la mancata risoluzione in fase progettuale del problema della inaccessibilità alle persone con difficoltà motorie. È su questo punto che in questi giorni si sono verificati gli ennesimi scontri: il problema riguarda il mancato completamento, nei tempi previsti, dell’ovovia contemplata nel progetto in un secondo momento per consentire ai disabili l’accesso al ponte.
La parte pedonale è stata ultimata nei mesi scorsi con la posa dei gradini di vetro zigrinato e dei parapetti in vetro trasparente, e con il rivestimento della parte esterna in acciaio e pietra d’Istria. Ma è ancora assente il dispositivo traslante previsto ai piedi del ponte all’interno della botola che, aperta a richiesta, lascerà salire la cabina con la persona disabile.
L’ultimazione dell’ovovia richiederà ancora qualche mese, per cui sino ad allora il ponte sarebbe stato indiscutibilmente inaccessibile ai disabili. Di qui le polemiche ed infine la decisione di annullare l’inaugurazione.
“I tempi non sono stati rispettati – spiega l’assessore Rumiz – perché l’ascensore traslante, un prototipo, ha avuto bisogno del parere del ministero dei Trasporti. Anche dopo l’installazione, sarà comunque necessario aspettare il collaudo”.