19/11/2025 - Lo studio danese BIG | Bjarke Ingels Group è stato selezionato all’unanimità per progettare la nuova sede della Hamburg State Opera, destinata a sostituire lo storico edificio anni ’50 su Dammtorstraße. Il progetto sorgerà sulla penisola di Baakenhöft, nella zona portuale in trasformazione di HafenCity, e ospiterà anche l’ensemble del Hamburg Ballett, offrendo spazi all’avanguardia per la produzione e la performance, in continuità con la vocazione culturale e marittima della città.
Un’architettura come topografia musicale
Il concept ideato da BIG reinterpreta la forma di un paesaggio in movimento.
“L'opera apparirà come un paesaggio di terrazze concentriche, che si irradiano come onde sonore da un cuore pulsante centrale di musica, espandendosi verso l'esterno nel porto come increspature sulla superficie del mare”, commenta Bjarke Ingels.
Da ogni angolo, il nuovo edificio si offre alla città come parco tridimensionale, attraversabile, accessibile e senza retro, con viste panoramiche sul centro storico, sul porto industriale e su Elbphilharmonie ed Elbturm, le due torri che delimitano l’area.
Un’opera pubblica da vivere dentro e fuori
Pensata come architettura pubblica in un paesaggio urbano, la nuova State Opera si apre al pubblico su tutti i fronti. Il tetto stesso diventa un percorso pedonale continuo, che collega il lungofiume a giardini pensili e terrazze. Gli accessi sono molteplici: dal parco, dal molo o dalla “via dell’opera” sul ponte Baakenhafenbrücke. La pavimentazione in pietra del parco prosegue nell’atrio principale, concepito come un salotto urbano con due grandi scale in legno che guidano i visitatori attraverso l’edificio.
La sala principale: un cuore di legno e suono
Al centro dell’opera si trova la sala principale, definita da anelli concentrici in legno stratificato che avvolgono platea e balconate, dissolvendo i confini tra spettatori e artisti, tra realtà e finzione.
«La sala è il cuore del progetto – uno spazio con acustica avanzata e visuali perfette, dove le superfici continue veicolano il suono in modo uniforme», spiega Jakob Sand, partner di BIG.
Sul retro, una sala secondaria, spazi per prove e aree tecniche completano il sistema funzionale, garantendo una circolazione fluida tra backstage, scena e ambienti operativi.
Architettura resiliente e paesaggio vivo
Il parco che circonda l’edificio è progettato da BIG Landscape per rispondere ai fenomeni di innalzamento del livello del mare e di piogge estreme. Terrazze inclinate, dune vegetate e giardini umidi rallentano e assorbono l’acqua piovana, mentre i bacini di raccolta favoriscono la biodiversità e i microhabitat per anfibi e piante acquatiche. Il risultato è un paesaggio adattivo, vivo e permeabile, che riflette i ritmi del fiume Elba.
«The Grand Opera è un invito a esplorare la città, il porto e la musica da nuove prospettive – un edificio senza retro, dove ogni lato è accesso, facciata, incontro», ha commentato David Zahle, partner di BIG.
Con questo progetto, lo studio arricchisce la propria collezione di spazi per la cultura e le performance capaci di trasformare l’esperienza urbana attraverso forme fluide, sostenibili e generatrici di relazioni.
|