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20/02/2007 - “È come la scarpa di una donna,” dice Inga Lundén, bibliotecaria di Stoccolma. “Sembra grande da fuori, ma è piuttosto stretta all’interno”. È questa la definizione che da dell’iconica Biblioteca, progettata da Gunnar Asplund 79 anni fa e divenuta uno dei simboli della città svedese.
Il concorso in due fasi, che prevedeva l’ampliamento della Biblioteca, bandito all’inizio dello scorso anno, ha registrato un’ampia partecipazione internazionale. Sono stati infatti ben 1170 le proposte presentate.
L'intenzione era quella di dar luogo ad una composizione architettonica di alta classe della quale la biblioteca di Asplund fosse parte integrante.
La biblioteca dovrebbe quadruplicare lo spazio attualmente a disposizione del pubblico, diventando edificio pubblico, vivace e aperto 24 ore su 24, che incentiverà meeting e presentazioni di esperienze letterarie e di studio.
L’intero concorso punta a trovare una proposta di elevata qualità architettonica che costituisca anche una base per un processo di pianificazione particolareggiato.
Prima della seconda fase, la giuria, in consultazione con la Città di Stoccolma, stilerà un nuovo documento di concorso con le direttive per lo sviluppo delle proposte selezionate.
L'intento della Città è che all'architetto vincitore sia commissionato lo sviluppo e il perfezionamento del progetto. Anche la seconda fase del concorso, così come la prima, sarà del tutto anonima.
In primavera i sei progetti finalisti saranno esposti in varie location di Stoccolma per dar modo ai cittadini di esprimere la propria opinione.
I sei progetti selezionati sono:
0329 – Blanket
0823 – The Book Hill
0139 – Cut
0003 – Delphinium
1031 – Dikthörnan
0424 – Nosce te ipsum
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