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10/07/2007 – A Valencia sono iniziati i lavori di realizzazione del nuovo quartiere denominato “Sociòpolis”.
Il progetto nasce su iniziativa della Generalitat Valenciana e propone la costruzione di un nuovo modello di quartiere residenziale “popolare”, seguendo la tradizione moderna di investigare e proporre nuove aree abitabili che rispondano alle necessità dell’epoca.
Il progetto promuove la costruzione di case economiche e popolari che rispondano alle necessità di nuove unità familiari (giovani coppie, anziani, single, etc.) e che possano essere vendute o affittate, in un intorno urbano di qualità, dove le zone verdi e i servizi siano di impulso all’interazione sociale e l’architettura di qualità lo sia per l’eccellenza urbana.
Sociòpolis fu presentato alla Biennale di Valencia del 2003 in un progetto a cui parteciparono 13 architetti internazionali che proponevano un nuovo modello di sviluppo urbano in cui la residenza e i servizi si integrassero nel contesto agricolo seguendo il modello dell’hortus" mediterraneo.
In quell’occasione si decise di realizzare un primo quartiere di 2800 case (650 da affittare) a sud della città sulla sponda sinistra del nuovo alveo del fiume Turìa, su una superficie di 350000 mq.
In questo progetto la trasformazione urbana è guidata dalla volontà di tutela delle zone agricole tradizionali alla periferia di Valencia, denominate “huerta”, irrigate con l’acqua del fiume Turìa attraverso i canali costruiti dagli arabi più di 800 anni fa.
Questo sviluppo urbano, incentiva la protezione del paesaggio e allo stesso tempo svolge una funzione sociale, fornendo case a prezzi modici ad una gran quantità di persone, altrimenti escluse dal mercato immobiliare.
Nel quartiere si conservano quattro cascine storiche e al loro intorno sono previste zone di “orti urbani” curati dagli stessi abitanti. L’integrazione sociale e il senso di appartenenza alla comunità sono rafforzati da installazioni sportive come campi di calcio, piste di atletica e skating e zone gioco.
Gli edifici proposti sono orientati tutti verso la zona centrale a verde (120000 mq) circondata da un percorso carrabile che circonda tutto il complesso.
Oltre ad edifici a blocco e a torre, il quartiere conta anche su edifici destinati a servizi intorno ai quali si organizza la vita pubblica del quartiere. Vi saranno infatti centri di arte, un asilo, una zona sportiva, un centro sociale, uno per giovani e laboratori per artisti.
Al progetto hanno partecipato i seguenti architetti:
Vicente Guallart
Toyo Ito
Willy Müller
Manuel Gausa
SCHAPE ARCHITECTURE. Duncan Lewis
R&SIE ARCHITECTS François Roche
GREG LYNN FORM
YO2 ARCHITECTS Young Joon Kim
J.M. Lin / The Observer Design Group
EA ARQUITECTOS Lleyda/ de la Peña
SOGO ARQUITECTOS
MAP ARQUITECTOS. José Luis Mateo
MVRDV
COLOMER& DUMONT
JOSE MARIA TORRES NADAL
JOSEMARIA LOZANO
ABALOS & HERREROS
NO.MAD ARQUITECTOS. Eduardo Arroyo
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