03/03/2020 - Siamo nel cuore dell’Esquilino, quartiere di Roma dalla nota identità multiculturale, che sta attraversando un periodo di rinascita artistica sulle orme del vicino Palazzo Merulana. Tra edifici d’epoca e cortili inaspettati, nel sottotetto inondato da abbondante luce naturale di un elegante palazzo in stile Umbertino firmato Gaetano Koch, si nasconde un luogo raccolto e dal fascino antico. All’ultimo piano, dove un tempo si stendevano i panni, oggi si trova Ex-lavatoio, un’officina a tutto tondo che coniuga creatività e ricerca della qualità, ma anche spazio polifunzionale e location d’eccezione per eventi e shooting fotografici.
A dare una seconda vita a questo solaio a lungo dimenticato, è la giovane photoeditor romana Antonella Sava, che, complice il marito, nel 2017, decide di ristrutturarlo con il supporto dello studio di architettura Matca Studio, per creare un open space flessibile.
A testimonianza dell’antica destinazione d’uso, la coppia lascia intatte, oltre alla scala in ferro di fine Ottocento e al soffitto in legno originale, le scritte alle pareti “Appartamenti di centro, destra e sinistra”, che un tempo indicavano agli inquilini la posizione dei relativi cassoni dell’acqua.

Gli interni, completamente rinnovati, mixano elementi vintage, come i grandi tavoli in legno e le sedie in formica, con brand più contemporanei; grandi classici del design con oggetti più ricercati, come un mobile radio TV anni ’50. Non mancano i pezzi artigianali, in particolare i cerchi portacandela in ottone appesi al soffitto, e gli arredi dal sapore industriale, come le librerie in metallo che accolgono un’accurata selezione di libri fotografia. La vera sorpresa è la terrazza di oltre 40 mq che affaccia sui tetti di Roma, dalla quale si gode di una vista privilegiata su Piazza Vittorio, lontano dal brusio dei tram e il vociare pittoresco del mercato.
Qui, Antonella Sava, da sempre appassionata di design, riunisce talenti legati al mondo della creatività a 360°, in uno spirito di collaborazione condiviso.
“Ex-lavatoio ha il sapore intimo di un ultimo piano privato, ma allo stesso tempo una forte vocazione professionale. In un momento in cui il lavoro è sempre più autonomo e gli scambi tra professionisti spesso si riducono a rapporti virtuali, ho pensato di restituire loro uno spazio fisico”, spiega la fondatrice. “Voglio eliminare la linea di separazione tra luogo domestico e di lavoro, inserendo formazione, business e networking, in un contesto curato e allo stesso tempo informale, dove fare esperienze e crearne”.
Per presentare la variegata offerta culturale, sabato 18 aprile 2020, Ex-lavatoio apre eccezionalmente le sue porte al pubblico dalle 15.30 alle 19.30. Oltre a visitare i suggestivi ambienti, sarà possibile confrontarsi e vedere dal vivo le creazioni dei protagonisti de “Lo Spazio del Segno” — un format didattico sui generis altamente professionale, che entra nelle pieghe della materia per trasmettere un approccio sartoriale ai mestieri, raccontando processi creativi e artigianali spesso trascurati. La proposta, rivolta a professionisti e semplici amatori, che vogliono scambiarsi idee, sperimentare processi creativi e attivare collaborazioni inedite, si articola in tre laboratori che si svolgeranno nella primavera 2020.
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