A Copenaghen l'installazione site-specific firmata GamFratesi
Gli spazi del Thorvaldsens Museum ospitano le imponenti sculture in legno Alpi del progetto “Echoes of Form – Forma classica, linguaggio contemporaneo”
Echoes of Form - ALPI at Thorvaldsen's Museum - Photo Federico Cedrone
20/06/2025 - Per la prima volta a 3daysofdesign, le superfici in legno Alpi prendono forma nell'installazione site-specific “Echoes of Form – Forma classica, linguaggio contemporaneo” pensata per gli spazi del Thorvaldsens Museum di Copenaghen. Il progetto, firmato dallo studio GamFratesi, si ispira alla poetica scultorea del grande artista neoclassico Bertel Thorvaldsen e alla storia dell’edificio che ne custodisce l’eredità.
“Echoes of Form” di GamFratesi è il nuovo capitolo del percorso iniziato nel 2017 con Martino Gamper e la mostra “Re-Connection”, continuato con il contributo immaginifico di Alessandro Mendini con “Tre Primitivi”. Gli anni successivi hanno visto l'elegante alchimia materica di Piero Lissoni in “La Tavola degli Elementi”, l'approccio visionario di Ron Arad in “If I Were a Carpenter”, fino all'interpretazione atmosferica di Konstantin Grcic con “Prevalentemente soleggiato con rovesci sparsi”. Nel 2024, per celebrare i 40 anni di attività nel mondo del design, ALPI ha presentato la mostra “Along the edge – ALPI 1984-2024” durante EDIT Cult a Napoli.
“Siamo lieti di partecipare per la prima volta a 3daysofdesign di Copenaghen, un appuntamento che negli ultimi anni si è affermato per qualità, dimensione e capacità di proporre una visione contemporanea del design. La manifestazione si distingue per un approccio fresco e innovativo, nel contesto di una città che può a pieno titolo essere considerata la capitale del design scandinavo. Per questa occasione speciale abbiamo scelto di collaborare con GamFratesi. Una scelta che nasce da una storia condivisa, fatta di dialogo creativo e di una profonda sintonia umana. Enrico ed io veniamo da città italiane vicine, mentre Stine è danese: un legame geografico e simbolico che ci riporta al viaggio del grande Bertel Thorvaldsen, scultore danese che trovò ispirazione in Italia, immerso nelle forme del classicismo, prima di tornare alla sua Copenaghen.” Vittorio Alpi
Se il marmo fu la materia attraverso cui Thorvaldsen diede forma al mito classico, i GamFratesi scelgono il legno ALPI per riscrivere, in chiave contemporanea, quel gesto scultoreo. Il legno, materiale vivo e sostenibile, viene scolpito, sagomato e trasformato in superfici e volumi che dialogano con l’architettura storica del museo, fondendo memoria e innovazione, artigianalità e tecnologia.
“Le ‘sculture’ create per l’installazione al museo sono corpi materici che esplorano le potenzialità delle diverse essenze lignee, portando alla luce la ricchezza delle venature, delle finiture e dei cromatismi naturali e sperimentali. Ogni pezzo è pensato come un’interpretazione contemporanea del gesto classico: un richiamo formale alla statuaria antica, ma con un linguaggio attuale e innovativo. Le forme morbide, le superfici levigate e i volumi silenziosi stabiliscono un dialogo diretto con le sale del museo, in un gioco di rimandi tra passato e presente.” GamFratesi
All’ingresso, una reception-scultura introduce il visitatore all’installazione. Progettata come elemento architettonico, definisce un primo momento di relazione tra materia, forma e spazio. Il piano in ALPI Xilo Walnut Striped è sostenuto da volumi geometrici rivestiti in ALPI Makassar Ebony, in un contrasto calibrato tra texture calda e segno grafico. Il vuoto, rifinito nella stessa essenza, contribuisce all’equilibrio compositivo, conferendo leggerezza all’insieme. Un volume monolitico ma dinamico, una presenza silenziosa nell’ambiente museale che segna la soglia d’ingresso.
L’installazione si compone di 14 sculture lignee, ciascuna poggiata su un podio e realizzata in diverse essenze ALPI. Le collezioni selezionate attraversano linguaggi e sensibilità progettuali eterogenee, dando vita a una mappa visiva che racconta l’infinita varietà del legno ricomposto, attraverso il segno di chi lo ha immaginato.
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