PAOLO BOFFI © Boffi
19/05/2025 - Si è spento all’età di 85 anni Paolo Boffi, imprenditore che con visione ha contribuito a scrivere la storia dell’azienda che porta il suo nome, oggi simbolo del design italiano nel mondo. Nato nel 1939 a Cesano Maderno, Paolo Boffi, insieme ai fratelli Dino e Pier Ugo, è stato l’artefice della trasformazione del piccolo laboratorio di famiglia – fondato nel 1934 – in un’impresa di respiro internazionale, sinonimo di eccellenza e innovazione.
La sua visione imprenditoriale, dinamica e lungimirante, ha saputo fondere il rigore industriale con una forte sensibilità estetica. Negli anni Sessanta, Paolo Boffi e i suoi fratelli Dino e Pier Ugo intraprendono un percorso di innovazione tecnologica e crescita aziendale. In quel periodo, la loro visione si fonde con quella di Joe Colombo, portando alla nascita della Minikitchen, una pietra miliare del design d’avanguardia nel settore delle cucine. Nel 1967 Pier Ugo e Gian Casé progettano il modello T12, destinato a diventare un riferimento per le cucine moderne attrezzate. Nello stesso anno, Luigi Massoni si unisce a Boffi come direttore creativo, giocando un ruolo chiave nello sviluppo di design iconici come il sistema senza maniglie Xila e la cucina modulare E15, il primo del suo genere.
Paolo Boffi ha avuto l’intuito, alla fine degli anni Ottanta, di affidare il futuro dell’azienda all’imprenditore Roberto Gavazzi, e di puntare sul talento emergente di Piero Lissoni, oggi ancora art director del brand di cucine e arredi, il cui apporto dà forma a una strategia focalizzata sulla realizzazione di prodotti personalizzati, con uno stile riconoscibile che ha caratterizzato sia il design dei prodotti sia la comunicazione aziendale. È in questo periodo che nasce anche il sistema Esprit, riconosciuto per la sua semplicità. È con queste due figure che ha preso forma un progetto che ha segnato un’epoca nel mondo del design, portando la Boffi ad affermarsi come simbolo del made in Italy in tutto il mondo.
Negli anni, da Presidente Onorario, lascia una Boffi oramai condotta da Gavazzi su dimensioni internazionali e mestieri allargati a tutto l’arredo contemporaneo, per dedicarsi a un progetto innovativo di sviluppo ambientale e tecnologico.
Con Paolo Boffi se ne va non solo un imprenditore, ma anche un protagonista della storia del design italiano. L’ultimo saluto a Paolo Boffi sarà il 20 maggio a Cesano Maderno, la sua città, dove aveva vissuto e svolto anche un ruolo nell’amministrazione comunale.
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