15/03/2012 - Palazzo Orlandi è una residenza contemporanea, frutto dell'attento restauro di un edificio settecentesco di Prato a firma dell'arch. Sabrina Bignami.
“Mettere in scena la vita contemporanea in un antica dimora è una sfida complessa in Italia, dove c'è una forte resistenza alle novità e ai temi cari al linguaggio contemporaneo, quando siano coinvolti edifici con un forte contenuto storico-artistico”.
Nel restauro di Casa Orlandi, al contrario, tutto si gioca sull'alternanza di antico e moderno, essenza stessa del fascino della casa. Tutto può essere rimosso, riposizionato, ripensato, senza stravolgere l'antica dimora, che resta testimonianza di un passato speciale e pieno di forza evocativa.
Il restauro è stato lungo e difficile a causa del pessimo stato di conservazione dell'edificio, in cui tutti gli affreschi erano stati nel tempo coperti da uno spesso strato di vernice bianca.
“L'intervento fin dall'inizio è stato pensato con lo scopo di raggiungere un duplice obiettivo. Da un lato c'era il desiderio di un restauro essenziale e minimalista, che non prevedesse un rifacimento: ove la decorazione era in parte mancante è stata lasciata così come il tempo l'ha tramandata, i pavimenti antichi sono stati salvati e conservati, gli 'involucri' sono tutti originali, conservati nella loro fragile leggerezza. D'altra parte, c'era il forte desiderio di introdurre elementi di contemporaneità all'interno di un'architettura antica; una contemporaneità al tempo stesso non stereotipata, affidata, come spesso accade, solo ai nomi del design italiano, ma in grado di miscelare elementi molto semplici - quasi sempre oggetti trovati in giro per i mercati europei - con gli elementi, al contrario, di famosi designer internazionali, proprio per creare quell'accogliente e non stereotipato mix che è spesso la caratteristica di una "casa" contemporanea”.
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