24/08/2009 – Recupero dell’architettura ereditata dal passato. È questo l’obiettivo dell’attività progettuale dell’architetto spagnolo Antonio Jiménez Torrecillas. Tra gli ultimi suoi lavori, segnaliamo la valorizzazione della Torre del Homenaje a Huéscar, cittadella bassomedievale nella provincia di Granada, commissionato dalla Delegación de Cultura de la Junta de Andalucía.
Il progetto ha ottenuto una menzione speciale nella V edizione del Premio Europeo dello Spazio Pubblico Urbano 2008 indetto dal Centro di Cultura Contemporanea di Barcellona (CCCB) e dall’Istituto Francese di Architettura.
La Torre del Homenaje é una postazione militare d’avvistamento che, ridotta in altezza successivamente alla conquista cristiana della città del 1434, fu convertita in costruzione civile.
Obiettivo dell’intervento è stato il recupero del ruolo urbano della torre e la valorizzazione della sua dimensione monumentale di belvedere.
“La posizione dell’edificio viene determinata dalle condizioni topografiche favorevoli alla creazione di una rete di controllo visivo del territorio; ma la distruzione di gran parte dell’alcazaba di Huéscar e il taglio della sua Torre del Homenaje rendono difficili la lettura di questi vincoli visuali, la relazione tra l’ambiente costruito e quello naturale, tra il monumento (come elemento singolare) e l’estensione indefinita del suo paesaggio.
Il progetto valorizza il sito a queste due scale: la prossima, sottolineando la singolarità dell’edificio all’interno del tessuto urbano, e la distante, innalzando una piattaforma panoramica che ristabilisca il vincolo tra città e territorio, tra spazio urbano e paesaggio naturale”.
Il recupero è consistito nella conservazione della massa muraria della torre, dei conci romani presenti nella parte bassa della torre e dei percorsi all’interno.
Il progetto architettonico vero e proprio si traduce nella realizzazione di una struttura in legno che ricorda le palizzate delle fortificazioni medievali. Eretta a partire dal solaio che divide i due livelli dell’edificio, la struttura in legno si sviluppa in altezza seguendo il perimetro della torre fino a ridefinire il volume superiore della costruzione, cui viene pertanto restituita l’antica dimensione monumentale. La sommità della torre torna ad essere un privilegiato punto di osservazione che, non più utilizzato come postazione di avvistamento, diventa una piattaforma panoramica a disposizione dei visitatori.
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