19/08/2025 - Si è conclusa la prima fase di restauro conservativo dell’Orto Botanico dell’Università di Parma, sostenuta dai fondi del PNRR nell'ambito del progetto “Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” e sviluppata grazie alla collaborazione tra l’architetto Guido Canali e le società Mazzei Architects, Faccio Engineering e SC Engineering.
L’intervento ha restituito gli originari colori alla cancellata e alla scalinata di viale Martiri della Libertà, restaurato fontane, vialetti interni e aiuole storiche. Particolare attenzione è stata riservata alla sostenibilità, con l’installazione di impianti di illuminazione e irrigazione che recuperano le acque delle fontane.
L’opera più significativa è stata la nuova serra espositiva per piante succulente, progettata per le specifiche esigenze delle Cactacee d'alta quota, accompagnata da un giardino roccioso e un dry garden. Questo approccio trasforma l’Orto in una vera "ambasciata urbana" degli habitat locali più preziosi, valorizzando la collaborazione con l’Ente Parchi del Ducato.
Il restauro ha inoltre preparato il terreno per un rinnovo radicale dell’offerta educativa e comunicativa, con la creazione di percorsi sensoriali e multimediali pensati per esaltare l'esperienza visiva, tattile, olfattiva e sonora del visitatore. Alberi storici sono stati messi in sicurezza con tecniche moderne di arboricoltura, proponendo un esempio virtuoso di gestione della componente arborea urbana. Conclusa questa prima fase, si apre ora il cantiere parallelo destinato alla riqualificazione degli immobili storici, in particolare le Serre Ferdinandee e la Scuola di Botanica, con il supporto decisivo dell’iniziativa "Parma, io ci sto!", Fondazione Cariparma e Gruppo Chiesi.
Il progetto esecutivo punta a valorizzare le strutture storiche tramite interventi flessibili e conservativi. Le Serre Ferdinandee vedranno il rifacimento di tetto e impianti, restauro delle vetrate storiche e recupero degli spazi interni per attività didattiche ed espositive. È previsto un nuovo camminamento sopraelevato con pergolato e pareti verdi che ospiteranno collezioni vegetali selezionate dall’agronoma paesaggista Annachiara Vendramin. La Scuola di Botanica del 1859 diventerà sede di un museo botanico con collezioni di erbari e libri rari al piano terra, e un archivio accessibile al pubblico al piano superiore. Questi interventi, integrati con l’attuale restyling del Museo di Storiografia Naturalistica, mirano a creare un luogo di dialogo e aggregazione, in grado di sensibilizzare il pubblico sulle tematiche ambientali contemporanee senza dimenticare la propria radice storica.
|