13/11/2025 - I serramenti Secco Sistemi sono parte del progetto di recupero di Palazzo Turinetti, maestosa architettura seicentesca nel cuore di Torino.
Diecimila metri quadrati espositivi, per lo più ipogei, dedicati a fotografia e videoarte ma anche a molto altro, ricavati da un attento progetto dello Studio AMDL – Michele De Lucchi. Un edificio perfettamente inserito nel contesto unico di Piazza San Carlo, un tempo Piazza Reale, grazie al lungo porticato, alle spalle del quale la struttura originale è stata interessato nel corso degli anni da ampliamenti, rimaneggiamenti e nuove costruzioni.
Il progetto che trasforma la sede legale e storica di Intesa San Paolo, riconnette i diversi ambienti precedentemente destinati all’attività bancaria (archivi, caveau, sale meeting), riconvertendoli in spazi immersivi, dedicati alla cultura, per dar vita a un complesso espositivo organico che ridefinisce anche il legame tra spazio pubblico e privato. Il fulcro di questa nuova connessione è infatti il grande scalone monumentale che diventa tribuna naturale e spazio di socialità per manifestazioni all’aperto e immette nelle sale ipogee destinate alle esposizioni temporanee. Il quadrilatero della corte, un tempo ad uso privato della banca, gioca ora un ruolo fondamentale nel progetto: diventa il punto di accesso al museo, ma anche una piazza aperta alla collettività. Al piano terra, il chiostro all’aperto, accoglie il bookshop, il caffè, il ristorante San Carlo, il Digital Lab per la digitalizzazione dell’archivio storico e una filiale di Intesa Sanpaolo.
Dal punto di vista compositivo, la simmetria architettonica del quadrilatero è enfatizzata dall’installazione di un colonnato in legno, sulla parte sinistra della corte, che riprende il disegno del porticato seicentesco in pietra presente sul lato opposto.
I sotterranei di Palazzo Turinetti e la galleria voltata sotto il porticato di piazza San Carlo ospitano le gallerie espositive. Al primo piano sotterraneo sono presenti aule didattiche con spazi modulari caratterizzati da una grande vetrata che si affaccia sulla “Sala dei 300”. Il secondo piano ipogeo, dove si trova la biglietteria, è anch’esso un luogo di comunicazione e di incontro, punto di snodo del museo, da cui muoversi scegliendo i molteplici percorsi a seconda degli interessi. Una “manica lunga”, pensata per la fotografia classica, conduce ai locali al terzo piano sotterraneo dove trova sede l’Archivio Publifoto Intesa Sanpaolo, visibile attraverso una grande vetrata. Al piano nobile del Palazzo una selezione di dipinti, sculture, arazzi, arredi dal XIV al XVIII secolo dialoga con gli apparati decorativi tardobarocchi del palazzo come stucchi, boiseries e specchi.
Un progetto che restituisce importanza e prestigio agli spazi sotterranei, spesso trascurati e invece perfetti per caratteristiche proprie per facilitare la contemplazione, la riflessione e l’introspezione. Nelle Gallerie d’Italia di Torino il nuovo scalone porta luce naturale alla hall di ingresso, che viene ulteriormente illuminata dalla luce zenitale del lucernario circolare calpestabile aperto sulla piazza. Proprio per utilizzare al meglio gli scenografici spazi ipogei era necessario progettare aperture che garantissero il massimo apporto di luce naturale negli ambienti comuni, lasciando poi alla luce artificiale il controllo delle sale espositive vere e proprie. Parallelamente agli aspetti funzionali, il progetto di AMDL CIRCLE voleva alimentare quel dialogo rispettoso con l’esistente che è nella cifra stilistica dello studio e che si concretizza attraverso scelte progettuale che rimandano nei materiali e nelle forme a elementi di un passato nobile, come quello vissuto da Palazzo Turinetti.
In questo senso si giustificano le scelte per porte e finestre vetrate dei serramenti di Secco Sistemi e in particolare del sistema OS2 75 in acciaio zincato verniciato, utilizzato sia per le grande apertura a tutta altezza dell’ingresso, sia per le geometrie ad arco dei piani nobili. Perfettamente inseriti cromaticamente nel progetto, i profili dialogano con la pietra e con gli altri materiali per disegnare ampie bucature che assicurano il massimo apporto di luce naturale grazie allo spessore ridotto dei profili anche nel caso di ante di grandi dimensioni. Il colore scuro rimanda, insieme alle linee essenziali, ai serramenti in ferro del passato, mentre l’innovazione tecnologica e la perfezione costruttiva degli elementi riportano l’involucro nella contemporaneità.
Un risultato ottenuto grazie all’eccellenza dei materiali e alla qualità delle lavorazioni con le quali viene prodotto OS2 75, capostipite del sistema a taglio termico della famiglia OS2, vincitore del premio Compasso d’Oro 2018. I profili, con sezioni a vista da 27 a 62 mm, alloggiano vetri fino a 50 mm e permettono molteplici varianti nella modulazione dei prospetti e nelle tipologie di apertura, anche con anta a ribalta. Sono oltre 40 infatti profili tra cui scegliere per dare soluzione a qualsiasi esigenza formale o funzionale di progetto e per realizzare nel dettaglio il serramento desiderato. OS2 si caratterizza per il perfetto equilibrio tra la trasparenza del vetro e la solida, preziosa leggerezza del telaio in metalli pregiati, per l’efficienza, versatilità e bellezza del serramento, per la fusione d’innovazione tecnologica e cura artigianale del dettaglio che è la cifra stilistica di Secco Sistemi. Attenzione ai dettagli che si esprime anche nella definizione di accessori e complementi, dall’estetica essenziale e discreta e dal perfetto coordinamento estetico, che contribuiscono a determinare l’immagine elegante dell’insieme.
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