Ph. © James Brittain
04/09/2025 - Lo studio londinese Tuckey Design Studio ha riconvertito il Wool Hall, edificio del XVI secolo classificato Grade II a Beckington, Somerset, in una residenza privata con studio di registrazione. L’intervento celebra la storia del complesso come “luogo di artigianato e produzione musicale”, restituendogli unità dopo secoli di modifiche e aggiunte frammentarie.
Costruito nel Cinquecento come centro del commercio laniero della regione, il Wool Hall ha vissuto nel tempo numerose trasformazioni. Negli anni Ottanta la pop band Tears for Fears lo trasformò in studio di registrazione, poi utilizzato da artisti come Annie Lennox, The Smiths e Van Morrison. Oggi, con il progetto di Tuckey Design Studio, questo ricco patrimonio continua nella nuova veste di casa di famiglia con studio musicale privato.
Il progetto ha seguito un approccio triplice: restauro, retrofit e riuso adattivo. Lo stato di degrado e la scarsa qualità architettonica di alcune parti hanno lasciato ampia libertà creativa, permettendo di rendere leggibili le differenze tra antico e contemporaneo, ma al tempo stesso complementari nella nuova identità dell’edificio.
L’ingresso della casa si trova dietro la facciata originale del XVI secolo: un grande arco sotto una scala in pietra incornicia l’accesso in legno e vetro, più contemporaneo. Un percorso lungo l’antico muro a “Z” apre nuove visuali tra vecchio e nuovo, a partire dal vano scala a tripla altezza che conduce alla zona notte.
Gli ambienti principali — soggiorno, cucina e sala da pranzo — sono stati ricavati all’interno delle spesse murature in pietra, isolate con sughero e rifinite con intonaco di calce. Le viste diagonali tra i diversi spazi collegano l’estensione contemporanea e la corte da un lato con cucina, soggiorno e l’arco originario della sala della lana dall’altro.
Nelle aree più recenti, verso il retro, il progetto ha eliminato i controsoffitti e aperto ampie vetrate verso la corte interna. Alcuni elementi esistenti, come il tetto in terracotta dell’estensione anni Ottanta, sono stati valorizzati e rivestiti con doghe di legno tinto rosso, in armonia con il nuovo linguaggio architettonico.
“La nuova facciata posteriore, tra parti inedite e rimodellate, riconnette l’edificio al paesaggio rurale, con un carattere autonomo ma rispettoso dell’hall originale da cui si sviluppa,” spiega lo studio. “Abbiamo aggiunto materiali con una loro patina, in dialogo con quelli esistenti che inizialmente non erano considerati di valore.”
Con sede a Londra e in Svizzera, Tuckey Design Studio (già Jonathan Tuckey Design) è specializzato nel riuso adattivo di edifici esistenti, con un approccio che intreccia restauro, innovazione e nuove possibilità d’uso.
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