06/08/2025 - Un tetto a rischio crollo diventa l’occasione per un gesto architettonico poetico e ingegnoso. Nel cuore di Madrid, Casa Cometa nasce da una sfida strutturale: salvare un edificio mal costruito, il cui tetto stava cedendo, e allo stesso tempo restituirgli valore abitativo. La soluzione? Aggiungere un secondo piano che non solo stabilizza la struttura, ma apre anche nuovi scenari di vita domestica.
Il progetto, sviluppato dallo studio madrileno Bardo Arquitectura insieme all’ingegnere strutturale Manuel Ocaña, si fonda su un’idea precisa: creare una grande capriata abitabile. Il nuovo tetto doveva essere leggero, per non sovraccaricare l’edificio, ma anche estremamente resistente. La risposta è una struttura tubolare distribuita su tutta la superficie, con punti di ancoraggio “atomizzati” che evitano le concentrazioni di stress e conferiscono rigidità, come se il tetto fosse cucito insieme.
Il risultato è una struttura solida e impalpabile al tempo stesso, che aggiunge uno spazio dove rilassarsi, leggere o semplicemente lasciarsi avvolgere dalla luce. Ed è proprio questa sensazione di sospensione ad aver ispirato l’intero progetto: Casa Cometa, come una cometa che fluttua nell’aria.
La leggerezza è diventata guida per ogni scelta materica e cromatica. Al piano superiore dominano i toni del cielo: azzurri chiari e bianchi luminosi che amplificano l’idea di elevazione. Al piano inferiore, le atmosfere si fanno più terrose e profonde, con blu scuri, legno e terracotta a radicare l’ambiente. A unire i due livelli, superfici riflettenti come vetrocemento, specchi e acciaio, che ottimizzano la luce naturale e rafforzano la percezione di una casa che galleggia.
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