Foto © Giulio Boem / @giulioboem / #giulioboem
22/07/2025 - L'installazione "The Hidden Plant Community" a Expo Osaka 2025 (fino al 13 ottobre 2025) rivela al pubblico i segreti della vita delle piante. Realizzata dal team PNAT di architetti e scienziati, guidato da Stefano Mancuso, questa opera interattiva usa sculture cinetiche per mostrare in modo emozionante i comportamenti "invisibili" degli alberi.
The Hidden Plant Community rende visibile l’invisibile, trasformando in un'esperienza tangibile il lavoro incessante che le piante svolgono silenziosamente ogni giorno, attraverso suono e movimento. Sono due, infatti, le componenti dell'installazione, collocata nella Foresta della tranquillità di Expo 2025 Osaka. Da una parte, Il suono degli alberi, che trasforma le onde sonore della linfa che risale dalle radici alle foglie in un paesaggio acustico, grazie a sei colonne con casse direzionali che permettono di ascoltare i suoni registrati all'interno del tronco, altrimenti impercettibili. Dall'altra, Il movimento degli stomi, un'installazione cinetica che imita il funzionamento di questi "organi" microscopici che permettono alle piante di "respirare"; in questo caso, un insieme di strutture pneumatiche che si aprono e si chiudono, montate su avveniristiche sculture ad altezza d'uomo, mettono in evidenza come gli alberi regolino lo scambio di ossigeno e di anidride carbonica con l’ambiente. Con The Hidden Plant Community PNAT Project nature mette in mostra a Osaka l'eccellenza della ricerca italiana nel pionieristico campo dell'etologia vegetale.
«Ci siamo abituati a considerare le piante come elementi statici, trascurando l'incredibile varietà di azioni vitali che compiono. Questa percezione distorta può avere conseguenze gravissime sul nostro rapporto con l’ambiente e sulla salute umana, perché la vita sulla terra dipende totalmente dalle piante», afferma il Prof. Stefano Mancuso, massimo esperto di intelligenza delle piante e fondatore, 20 anni fa, del LINV (Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale).
«Siamo dipendenti dalle piante in tutto, dall'aria che respiriamo a quello che mangiamo, ai farmaci, eppure abbiamo tagliato duemila miliardi di alberi negli ultimi due secoli, con un effetto devastante per il Pianeta. È nostro dovere lavorare su questa consapevolezza, per far riconoscere alle persone il ruolo primario delle piante nella costruzione di un futuro per l'umanità. The Hidden Plant Community punta a creare una connessione empatica e consapevole con questi esseri viventi diversi da noi utilizzando il linguaggio dell'arte, per rendere immediatamente percepibili dalle persone le loro attività vitali».
PNAT PROJECT NATURE SRL è una società di ricerca e progettazione multidisciplinare, composta da architetti, ingegneri e scienziati vegetali, che promuove relazioni sinergiche tra l’ambiente naturale e quello costruito. Fondata come spin-off dell’Università degli Studi di Firenze dal prof. Stefano Mancuso assieme alle agronome e botaniche Elisa Azzarello e Camilla Pandolfi e agli architetti Antonio Girardi e Cristiana Favretto, progetta soluzioni per integrare le piante nella città, negli edifici e negli oggetti d’uso, con un approccio innovativo al design e alla tecnologia. Nel suo gruppo multidisciplinare anche Luigi Centini, Karol Czarzasty, Fabio Giovannetti, Giorgia Magrì, Damiano Molena, Vanessa Panico, Marianna Pellin e Antonio Sarpato. PNAT opera da due diverse sedi operative: a Firenze, con l'unità di studi collegata a LINV e all'Università e a San Donà di Piave (VE), dove lavora il nucleo dedicato alla ricerca applicata al design biofilico e alla progettazione ecosistemica.
|