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Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC
04/07/2025 - È stato presentato ieri, giovedì 3 luglio, il modello in scala dell’opera che Edoardo Tresoldi sta realizzando nell’area archeologica di San Pietro, a Bari vecchia, dopo aver vinto una gara internazionale bandita dal Segretariato Regionale del Ministero della Cultura - Puglia, diretto dall’arch. Maria Piccarreta. Centinaia di persone hanno affollato la chiesa di San Francesco della Scarpa per ammirare il modello della monumentale opera, destinata a cambiare il volto del borgo antico e della città. Alla serata hanno partecipato cittadini e istituzioni animando la festa in piazza San Pietro.
L’opera, in fase di realizzazione, è il frutto di quattro anni di lavoro e riprende il metodo costruttivo di Siponto (FG), basato sull’uso della rete metallica e della trasparenza. Racconta la storia di trasformazione dell’area, evocando le architetture che si sono susseguite nel tempo. Il progetto dà forma a un nuovo spazio urbano che esprime la stratificazione storica del sito, con architetture racchiuse l’una nell’altra.
“San Pietro, a Bari, è un luogo antico che non ha mai smesso di trasformarsi, è un frammento di città che attraverso il tempo ha conosciuto forme diverse di vita, di pensiero, di sacro” - ha spiegato Edoardo Tresoldi- “Qui la materia si è fatta e disfatta più volte; ogni volta un passaggio, una mutazione. Ogni volta, un gesto umano che ha lasciato un segno. Tutti questi cambiamenti raccontano proprio l’evoluzione della città e il modo in cui la gente ha vissuto e pensato questo luogo. Costruire, distruggere, ricostruire... come un respiro. Strati su strati radicati nello stesso fazzoletto di terra che, attraverso i secoli, in forme differenti, è stato casa del culto, luogo di riti, custode del senso del sacro secondo la città e i suoi abitanti. Costruire S. Pietro è un atto che ritorna e che in qualche modo ci domanda: chi siamo? A cosa diamo valore? Cosa è per noi il senso del sacro? Come artista cerco di dare forma a una visione, di rievocare una presenza che tutti possiamo riconoscere pur non avendola mai vista. Questo luogo, e la scultura che questo luogo ospiterà, saranno un dialogo tra ciò che siamo stati e ciò che siamo ora”.
Per le pareti della chiesa più antica verranno utilizzati materiali di scarto provenienti da demolizioni, aprendo una riflessione sul legame tra materia e memoria. L’intervento si basa sulle ricerche archeologiche condotte dal Ministero della Cultura sin dal Novecento, che hanno rivelato una stratificazione continua di quasi 4000 anni, dall’Età del Bronzo agli anni ’60 del Novecento.
Il progetto prevede la ricostruzione artistica dei volumi degli edifici che si sono succeduti nel sito, tra cui una chiesa altomedievale ricostruita in stile romanico e trasformata nel tempo fino a diventare un ospedale, demolito nel 1969 dopo i danni della Seconda guerra mondiale.
Tresoldi ha integrato i dati archeologici con le narrazioni della comunità, interpretando poeticamente la memoria collettiva legata a San Pietro per restituirle forma e anima attraverso la sua installazione.
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Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC Edoardo Tresoldi, Bari - modello Ph © RC
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