Foto Karina Castro
20/07/2022 - Porta la firma di Messner Architects il progetto 20/A a Lana (BZ), casa e studio dell’artista concettuale Hannes Egger.
La casa, a tre piani, situata nel centro storico con affaccio su una piccola piazza circondata da un complesso di belle case antiche, era già presente nel 1908 quando il noto pittore Wassily Kandinsky, durante un suo soggiorno a Lana, l’aveva inserito in una veduta della cittadina altoatesina.
Hannes Egger dieci anni fa ha deciso di ristrutturare il primo piano e il sottotetto costruendo una casa nella casa, ossia inserendo, all’interno dell’involucro, una costruzione autonoma.
Il pianoterra, tempo fa laboratorio, doveva essere ricostruito solo in un secondo momento per trasformarlo in studio.
Verso la piazza la casa si presenta con una facciata modesta, un tetto a falda e una porta ad arco. La facciata verso il giardino, con scala e balconi in legno, ha un aspetto più privato.
Al pianoterra è stato necessario scavare il pavimento al fine di drenarlo, isolarlo e installare un riscaldamento a pavimento.
L’involucro eÌ€ stato realizzato ancora una volta come costruzione ventilata in legno a telaio.
Una cellula centrale con bagno incorporato tocca il perimetro del pianoterra nella parte verso nord mentre sui lati offre un deposito con cassetti, scaffali e armadi, come anche un ripostiglio accessibile. Lungo la parete opposta eÌ€ collocata una piccola cucina con blocco mobile. Al fine di irradiare di luce naturale gli spazi piuttosto bui, una porta esistente nella facciata est eÌ€ stata ampliata il massimo possibile e sostituita da una vetrata in parte apribile. Un controsoffitto con illuminazione integrata si estende dal giardino verso la piazza. Una nuova porta d’ingresso collega lo studio con l’annesso della ex-stalla dei maiali che ora funge da deposito, laboratorio e parcheggio per le bici. Verso la piazza invece nell’apertura ad arco eÌ€ stata inserita una nuova porta rivestita con una lamiera in rame.
Lo studio di Hannes Egger è ugualmente un luogo di idee e lavoro, come di ritiro e comunicazione. Attorno alla cellula funzionale i nuovi spazi offrono tante possibilità di utilizzo, per presentare e esporre, per lavorare, sperimentare e studiare, ma anche per festeggiare in piacevole compagnia.
Dall'esterno l'edificio appare pressoché immutato e quasi abbandonato a sé stesso; all'interno vi è un mondo parallelo, distaccato dal contesto. Solo a un certo punto, lo sguardo fortuito della vecchia muratura riporta lo studio, l'artista e i suoi visitatori nella casa di via Gries 20/A.
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