I pezzi che la compongono sono pensati in modo da dialogare tra loro e con l’interno. Sedute, dormeuse, tavolini e panche colonizzano la terrazza, il giardino, si spingono fino a bordo piscina: sono Hakuna Matata, Himba e Bao di Roberto Lazzeroni, Dharma e Narciso di Studiopepe, Ginestra, Tia e Girgenti di Antonio Sciortino, insieme ai tavoli in ceramica Keramiké messi a punto dall’Ufficio Stile.

 

Le sedute e i lettini in legno Hakuna Matata e Himba e i tavolini in terra cruda Bao di Lazzeroni guardano alle silhouette solide e movimentate del design brasiliano e dell'arte africana: "Per Baxter ho pensato una serie di pezzi con un forte segno scultoreo, costruiti in essenza di iroko sabbiato e finiti con una vernice protettiva che ne esalta la matericità", spiega Lazzeroni.
 

"L’idea di partenza è stata: divani, poltrone, tavoli, tavolini che non dovranno aver bisogno di essere ricoverarti in autunno o in inverno... tolti i cuscini rimarranno sempre all’esterno come delle presenze artistiche. Fatti in legno, perché con il passare del tempo si mimetizzino con le piante del giardino e finiscano per diventare delle presenze familiari e rassicuranti. L’ispirazione per questa famiglia allargata, dal segno organico, arriva da Noguchi e dall’arte Africana e non solo".

La collezione di panche Dharma, con le sue finiture laccate, reinterpreta gli stilemi del postmodernismo. Quattro pezzi dalle proporzioni scultoree, come delle piccole architetture da giardino, enfatizzate e allo stesso tempo sdrammatizzate con una finitura candy color effetto glossy, ispirata ai colori dei quadri e delle piscine di David Hockney. "Volevamo sperimentare e staccarci dall’utilizzo di materiali per esterni che imitano quelli naturali. Ci siamo chieste cosa avremmo voluto trovare intorno a una piscina in un caldo pomeriggio di sole. L’architettura postmoderna incontra Pool Party!”, Studiopepe.

Il divano Narciso, invece, è una lezione sul comfort: il leitmotiv sono i cuscini, ampi e morbidi che caratterizzano il progetto, che sembrano essere abbracciati e tenuti insieme da un nastro in metallo, presenza discreta ma allo stesso tempo essenziale.

Linfa è una famiglia di sedute dalle linee essenziali, sostenute da un plinto scultoreo in legno laccato con seduta girevole.

Le sedute e i lettini Ginestra, Tia e Girgenti di Antonio Sciortino, combinano una struttura in tondino metallico e cuscini in pelle per esterni. Spiega il designer: "i miei lavori nascono quasi tutti da un’esigenza funzionale. Non parto mai da disegni ma direttamente dagli ingombri che mi servono e con accorgimenti che man mano adatto nella costruzione del prototipo. Nel caso di Tia il motivo che mi ha accompagnato è, oltre alla leggerezza del tondino di ferro, la forma tonda che segna fortemente i due pezzi. Girgenti svolge la sua funzione con il minimo di orpelli possibili, struttura di tondino solo dove serve per sospendere comodi cuscini, niente altro".

E poi i tavolini Keramiké, ceramica che sembra fatta d’acqua e smalto. Le superfici dei tavolini Keramikè nascono dall’immagine di un paesaggio nudo, mosso da rilievi, slittamenti e sentieri. Un terreno scultoreo, come il cretto di Gibellina di Alberto Burri, o una medina mediorientale. I piani sono lucidi ma solcati da forme morbide e organiche, che si amalgamano nello spazio in cui vengono inseriti e ne diventano parte vitale.

Il materiale è il gres fine porcellanato, che cotto a 1225 gradi diventa una sostanza dura, inassorbente, ingeliva, resistente all’usura, agli attacchi chimici e facilmente pulibile.