03/05/2018 - In occasione del Salone del Mobile 2018 Baxter ha presentato in Fiera nuove collezioni e nuovi mood che esplorano ancora più profondamente i confini del mix and match. Grazie anche a tre nuove collaborazioni, Studio Pepe, Federico Peried Hagit Pincovici, gli ambienti proposti sono generati dall’accostamento di pezzi eterogenei e dimostrano un’attitudine al design piuttosto che una particolare forma espressiva e stile.
Una babele di linguaggi dove il naturale e l’artificiale dialogano, si mescolano, si scontrano, contrapponendo forme, linee e texture morbide e irregolari a geometrie precise, dure, pulite. Le passioni che da sempre caratterizzano l’azienda: i colori nelle nuove pelli, pervinca, verde declinato in diverse tonalità, bordeaux, corallo e grigio. Le nuove ossessioni: le righe in tre differenti texture. Le sfide: i nuovi materiali che comprendono pietre antiche dalla straordinaria forza cromatica, provenienti da rari giacimenti minerari, accostate a superfici laccate che creano grandi contrasti di luce.
La libertà compositiva e la maestria nell’arte della combinazione, segno distintivo dell’azienda, viene enfatizzata dall’accostamento di diversi stili ed epoche. Un mix che non appare caotico, ma che assume uno speciale equilibrio, come se tutti gli elementi fossero visti attraverso un caleidoscopio multicolore. È la curiosità e la passione per il bello in tutte le sue forme che spinge a non percorrere un’unica strada, ma sperimentare l’accostamento di insoliti colori e materiali.
Da una parte si consolidano le collaborazioni storiche con i designer Paola Navone, Draga Obradovic & Aurel K. Basedow, Roberto Lazzeroni, Vincenzo De Cotiis, Pietro Russo, Antonino Sciortino ai quali si aggiungono quest’anno tre importanti new entry.
Lo Studio Pepe di Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto ridisegna la zona pranzo di Baxter e due nuovi designer prestati dal mondo delle gallerie d’arte, Federico Peri ed Hagit Pincovici, firmano le loro “capsule” presentando nuove eclettiche collezioni, più vicine al mondo dell’artigianato e del pezzo unico che a quello del design in serie.
La casa Baxter diventa così una wunderkammer nella quale tutto è concesso, liberi dai condizionamenti di stile i suoi abitanti hanno una sola regola: raccogliere e collezionare ciò che più gli piace e li rappresenta.
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