03/05/2022 - Il design iconico delle sedie cantilever S 64 di Thonet è stato scelto dalla interior designer Nora Witzigmann per arredare il nuovo ristorante Pageou di Monaco, location stellata guidata dallo chef Ali GüngörmüĹ.
“Il Pageou è un luogo sensoriale e rispecchia la personalità e la storia del suo proprietario”, così Nora Witzigmann spiega il concept del locale, progettato in stretta collaborazione con Ali GüngörmüĹ. Il ristorante, ospitato all’interno del centro commerciale Fünf Höfe in pieno centro di Monaco di Baviera, deve il suo nome al paese natale dello chef stellato nell’Anatolia orientale. “Buoni prodotti artigianali in legno, cuoio e bei tessuti si incontrano con uno stile formale chiaro. Il tutto è completato da paralumi su misura, piastrelle mosaico in vetro lucide effetto oro e boiserie con richiami all’Art Déco, un’epoca nella quale gli elementi decorativi si rifacevano spesso al periodo ottomano”, spiega ancora la designer d’interni. Ed è proprio in quel periodo che viene disegnata anche l’iconica sedia cantilever S 64 di Thonet, presente all’interno del ristorante con 34 esemplari in faggio mordenzato nero e canna d’India intrecciata lasciata al naturale.
La sedia cantilever S 32 e la sua variante S 64 con braccioli rappresentano i classici più conosciuti in tubolare d’acciaio. I due modelli erano stati disegnati nel 1928 da Marcel Breuer, durante il suo soggiorno berlinese, e sono prodotti da Thonet sin dal 1930. La loro popolarità è dovuta anche al legame intrigante fra innovazione e tradizione: la seduta e lo schienale in legno massello curvato e canna d’India intrecciata incarnano la tradizione della curvatura del legno di casa Thonet, mentre il telaio in tubolare d’acciaio - rivoluzionario per l’epoca - rappresenta ancora oggi la contemporaneità e il futuro: caratteristiche che rendono l’iconica sedia cantilever S 64 di Thonet versatile e intramontabile.
Ali GüngörmüĹ aveva conosciuto e apprezzato l’iconica sedia con braccioli negli anni in cui era stato proprietario del ristorante stellato Le Canard Nouveau di Amburgo. “Adoro questi mobili”, ammette lo chef stellato. “E so che mi accompagneranno per tutta la vita. La canna d’India intrecciata colpisce per la sua bellezza, ma anche per la sua grande resistenza. Le sedie, poi, sono così comode che i miei clienti ameranno restare seduti per ore nel mio ristorante.”
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