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Studio BRH+ firma un elogio del dettaglio e della lentezza
Cascina Elena Winery si inspira all’architettura vernacolare minimizzando l’impatto sul paesaggio
Autore: rossana vinci
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Ph. © Aldo Amoretti Ph. © Aldo Amoretti
10/03/2022 - A volte in un progetto si nasconde l’anima del luogo in cui il fabbricato si inserisce. È il caso della Cascina Elena Winery, progetto dello studio BRH+, all’anagrafe Barbara Brondi e Marco Rainò nella campagna di Rocchetta Belbo, in provincia di Cuneo in Piemonte.
“Il progetto di questo edificio destinato ad azienda vitivinicola – come affermano i progettisti - è stata un’occasione per trovare delle soluzioni che minimizzassero l’impatto sul paesaggio dell’Alta Langa limitando gli scavi e i riporti, rendendolo il più possibile sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico”. 

Localizzato su un territorio collinare, l’edificio si sviluppa principalmente in orizzontale seguendo le curve di livello del terreno e trovando basamento su di un terrazzamento naturale a ridosso di una scarpata esistente. 
L’edificio esprime con le sue forme geometriche semplici, una reinterpretazione in chiave originale dell’architettura vernacolare che elimina ogni decorazione superflua per dare forma ed espressione all’identità del vino prodotto e alla cura dedicata alla lavorazione agricola utilizzata per ottenerlo. 
La qualità del dettaglio architettonico allude alla perizia artigianale tipica della produzione vinicola. 

La forza espressiva del territorio determina la selezione dei cromatismi dell’involucro dell’edificio che rappresenta il diaframma di contatto e scambio tra architettura e natura. La palette sui toni del marrone rimanda ai colori della terra, della vite e del mosto e contribuisce a valorizzare l’identità del luogo.
La scelta relativa ai materiali costruttivi è stata fatta in modo da privilegiare la selezione di prodotti locali ed ecosostenibili, preferendo soluzioni in grado di ridurre la necessità di interventi di manutenzione e verificando che, in una eventuale futura fase di demolizione, sia facilitato lo smaltimento con recupero e riciclo del maggior numero dei materiali edili utilizzati, limitando l’impronta lasciata dall’edificio sul terreno.

Anche la scelta del sistema costruttivo è volta alla sostenibilità: si tratta di un’ossatura prefabbricata in acciaio facilmente smantellabile e completamente riciclabile. “Questo ha permesso una riduzione notevole delle tempistiche di cantiere vincolate da un cronoprogramma di costruzione che prevedeva il completamento del fabbricato in otto mesi”, spiegano Barbara Brondi & Marco Rainò.

La facciata rivestita in pianelle di terracotta di colore bruno chiaro con andamento orizzontale, integra in maniera mimetica l’edificio nell’ambiente naturale caratterizzato dalla tipica conformazione della roccia sedimentaria a tessitura stratificata. 

Il fabbisogno energetico per la climatizzazione della cantina è ridotto al minimo sfruttando l’inerzia termica del terreno esistente a cui è stato addossato l’edificio e dissipando il calore dell’irraggiamento solare attraverso il sistema a parete ventilata, utilizzato in facciata e in copertura. I materiali isolanti sono tutti di derivazione naturale: fibra di legno, canapa e pannelli di sughero.
La produzione di energia derivata da fonti rinnovabili è garantita dall’installazione di pannelli fotovoltaici sulla copertura piana e il fabbisogno idrico è ridotto attraverso il recupero dell’acqua piovana. 

La progettazione delle aree funzionali dell’edificio è studiata in dettaglio per garantire che la produzione enologica avvenga ottimizzando il processo produttivo, nel rispetto delle esigenze di chi fruisce gli ambienti. Le aree funzionali dedicate a ciascuna attività (ricezione delle uve, premitura-pigiatura, fermentazione, sviluppo enologico, imbottigliamento, stoccaggio, degustazione, confezionamento e spedizione) permettono uno svolgimento efficiente del lavoro, prevedendo ventilazione e luce naturale indiretta, garantite in un’ottica di risparmio energetico e in funzione di un confort ambientale adeguato. 
La zona degustazione caratterizzata da un’ampia vetrata, collega visivamente la cantina al paesaggio e ai vigneti circostanti. Il visitatore pur essendo in uno spazio interno, ha una completa visione dello scenario naturale esterno che evoca emozioni che predispongono alla degustazione del vino prodotto in quei luoghi.

  Scheda progetto: Cascina Elena Winery
Aldo Amoretti
Vedi Scheda Progetto
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