12/09/2019 - La campagna toscana è uno di quei posti che non lascia indifferenti chi la visita per la prima volta. Difficile immaginare di soggiornare in questo paradiso rurale e non esserne completamente rapiti.
Nel piccolo villaggio di Castiglioncello del Trinoro che domina la Val d'Orcia, Michael L. Cioffi, avvocato americano di origini italiane di nome, durante un viaggio in Italia rimase così affascinato della bellezza di questi luoghi tanto da decidere di salvare quel borgo dalla rovina e dalla decadenza, come un vero mecenate del Rinascimento.

La riscoperta di questi luoghi così suggestivi alimentò un'idea che realizzò immediatamente con grande passione: nel 2012 con l'aiuto della designer Ilaria Miani, Cioffi decise di restaurare questo piccolo borgo toscano e di costruire Monteverdi usando le tracce di ogni tessuto originale di ogni edificio.
Nel tentativo di mantenere l'autenticità di ciò che rende il posto così speciale, Ilaria Miani ha evitato di usare approcci folkloristici di restauro e cliché turistici italiani prediligendo tecniche di costruzione della tradizione.

Da 14 anni si continua a lavorare al progetto. Di recente la Miani, ha rinnovato alcune suite in uno stile contemporaneo e moderno. Si scoprono mobili originali e unici, realizzati da artigiani del luogo, letti metallici sospesi nel vuoto geometrie e colori pastelli che si ispirano alla natura circostante. Oggi, la proprietà è composta da 18 camere, una spa, una piscina a sfioro, la nuova Accademia culinaria di Monteverdi, una galleria d'arte e moltro altro. Ma il progetto non è ancora terminato.

La sfida di riuscire a legare un patrimonio storico alla modernità, senza sfigurarlo, continua negli interni spaziosi con tecnologie avanzate ed ecosostenibili dove il lavoro corale, prevalentemente locale, ha eseguito manufatti su misura senza limiti alla creatività. C’è sempre una nuova scoperta, una soluzione, una fonte di ispirazione inaspettata come una ripresa da un affresco del Sodoma (XVs) nella vicina abbazia di Monte Oliveto o da un’opera minimal di Donald Judd. Solo un esempio di design: non esiste un letto simile all’altro su 35 dell’attuale albergo diffuso.

Per ritrovare questo fragile equilibrio fra storia, natura e bellezza Michael Cioffi mantiene un attivo programma musicale e artistico internazionale che ha luogo nella chiesa parrocchiale. Le camere ospitano la collezione d’arte contemporanea che negli anni si è costituita durante il soggiorno degli artisti in residenza e grazie al programma di mostre promosso da Sarah McCroy.
Moltissimi i musicisti, attori e registi che scelgono di passare il buen retiro proprio qui. Come il regista Wes Anderson, ospite abituale di Monteverdi, che proprio tra queste mura impregnate di storia e di arte ha scritto le sceneggiature di due tra i suoi più bei film: “The Grand Budapest Hotel” e di “Moonrise Kindgdom”.
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