Ph. © Studio Ashby
01/04/2019 - Dalla musica al cinema, passando per la moda e l’architettura, lo stile inglese è stato spesso guidato da una tipica audacia anticonformista e da un eclettismo fuori dalle righe tipicamente “british”.
Oggi gli interior designer londinesi, ben lontani dalla rigida estetica minimalista, si sono riappropriati di questo linguaggio, trasformandolo in qualcosa di sorprendentemente moderno. Un mélange di allusioni all’epoca classica e preraffaellita, elementi di revival gotico, ispirazioni orientali e fantasie indiane imperano negli interni di case, bar, ristoranti ricercati della capitale inglese e non solo. Pattern e colori diversi, accostamenti di materiali e stoffe apparentemente discordanti, fantasie colonialiste in favore di un rinnovato interesse per lo stile impero, per il chintz, le carte da parati tutt’altro che monocromatiche.
Ph. © Tina Hillier
È il caso della designer Sophie Ashby, alla guida dello studio di interni che porta il suo nome. Reduce dal suo background nel campo della moda, Sophie porta autenticità in ogni progetto non solo attraverso la scelta dell’arredo e della giusta illuminazione, ma soprattutto attraverso una scelta quasi maniacale di materiali, toni e tessuti differenti. Al suo amore per l’antiquariato, Ashby unisce il colore, l’arte contemporanea e la fotografia per creare una ricchezza eclettica che doni una forte personalità in ogni stanza.

Ne è un esempio la Cleveland Court Mews il tema conduttore è l'arte, con una tavolozza di colori ispirata al lavoro degli artisti della British Abstract Figurative. L'ambiente calmo e familiare è creato attraverso ispirazioni di viaggio e l'uso di tocchi personali, come il sofisticato mix di pezzi d’antiquariato e alcuni realizzati su misura.

© COPYRIGHT 2019 STUDIO ASHBY
Un' altra realtà che sta dettando le regole per il nuovo stile british è Studio No.12, una firma tutta al femminile, fondata nel 2015 da Katie Earl ed Emma Rayner con una semplice missione: fornire un approccio innovativo e fresco all'interior design.
Uno dei progetti più noti è l’esclusivo club The AllBright, il primo locale londinese per sole donne. Ponendosi la domanda "Cosa vuole una donna di Londra dalla sua clubhouse e cosa si aspetta di vedere?", le designer hanno cercato di creare un ambiente in cui ci si potesse rilassare, come una casa lontano da casa. Evitando accuratamente l'estetica shabby chic, The AllBright presenta una serie impeccabile di stanze piene di una collezione altamente curata di design fresco e contemporaneo ed eleganti pezzi vintage.

© COPYRIGHT Studio No.12
Dai piccoli appartamenti ai vasti attici, dai club privati agli più illustri di Londra, questi due studi stanno dimostrando che non esiste un design standard valido per tutti. A volte bisogna osare e spingersi oltre i codici prestabiliti prefigurando le esperienze degli abitanti uno spazio, trovando oggetti ed atmosfere perfette per riempirlo.
Ph. © Tina Hillier
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