CARRERA

Brera

Luppiter


SPECIALE MILANO DESIGN WEEK
SPECIALE MAISON&OBJET
SPECIALE LONDON DESIGN FESTIVAL
SPECIALE IMM COLOGNE
INTERVISTE - DESIGN TALKS

Interna

Il fine dining sposa l'Architettura razionalista
Dal restauro di un bene monumentale degli anni '30 nasce un ristorante intimo ed esclusivo
Autore: rossana vinci
segnala ad un amico | versione stampabile
Dimensione testo  
16/07/2018 - Dopo anni di abbandono, a Dalmine in provincia di Bergamo, rinasce un monumento dell'architettura razionalista degli anni Trenta. Al suo interno l'Osteria del Conte, un locale pubblico che trova spazio in un contesto storico; qui il contemporaneo incontra marmi austeri e si confronta con i canoni del design moderno di inizio Novecento, tra riferimenti alla scuola della Bauhaus e a Gio Ponti.

Il progetto di restauro è stato sostenuto dalla Famiglia Brembilla e firmato dall'architetto Mario Cassinelli, intervenuto su uno dei cinque beni monumentali di questo genere esistenti in Italia, una Torre Littoria del 1936 tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Culturali.

La Torre, progettata dall'architetto milanese Giovanni Greppi, si distacca dalle connotazioni tipiche di un manifesto razionalista per eccellenza come la Casa del Popolo di Giuseppe Terragni a Como, dove oggi è ospitato proprio il Museo del Razionalismo. Greppi infatti inserisce nella struttura in pietra tenera di Predappio elementi come i tubi prodotti dalla Società Dalmine, che fungono da colonne per il porticato in marmo, un riferimento simbolico all'azienda siderurgica committente, un impianto decorativo inusuale per edifici del suo genere.

Questa torre monumentale si colloca esattamente al centro della Dalmine progettata da Greppi, di cui l'edificio è parte integrante: dalla metà degli anni '20 a quella degli anni '50 infatti l'architetto realizza anche il municipio, il palazzo direzionale della società Dalmine, oltre a dopolavoro e mensa operaia, casa di riposo, chiesa, oltre ai quartieri, Leonardo da Vinci e Garbagli.

«Protagonista assoluta del progetto di interior design dell'Osteria del Conte è l'architettura stessa – spiega l'architetto Mario Cassinelli - nessun arredo se non l'essenziale, nessun ornato, nessun decoro, ma una continuità stilistica con il razionalismo, che punta a valorizzarne la tipica struttura a “sovrapposizione di scatole”, tra altezze importanti e riferimenti moderni, dal Bauhaus, a Gropius, a Mies Van Der Rohe, a Gio Ponti. Una combinazione di quinte e pareti modulate dalla luce dialoga con i materiali come  il marmo nero e il legno degli infissi, finiture che riprendono la tradizione architettonica degli anni '30, a cui si accostano i materiali contemporanei come vetro e acciaio inox scelti per evidenziare gli elementi tecnici, una soluzione che rende ancora più nitido il contrasto tra il moderno e il contemporaneo».

  Scheda progetto: Osteria del Conte
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto
Vedi Scheda Progetto


Consiglia questa notizia ai tuoi amici

ULTIME NEWS SU CASE & INTERNI
14.05.2024
Lo scenografico Contraste di Debonademeo Studio a Milano
13.05.2024
L'affascinante evoluzione di Locanda la Concia a Reggio Emilia
07.05.2024
Dormire una notte nel Museo Ferrari di Maranello...e non solo
le altre news

  Scheda progetto:
Mario Cassinelli

Osteria del Conte

 NEWS CONCORSI
+14.05.2024
Napoli realizza il Nodo Intermodale Complesso di Garibaldi-Porta Est
+03.05.2024
Un Centro di Maternità in un’area rurale dell’Africa sub sahariana
+02.05.2024
I Premi Architetto/a Italiano/a e Giovane Talento dell'Architettura italiana 2024
+30.04.2024
Open call per il curatore del Padiglione Italia 2025
+29.04.2024
Lugano: ‘Starry Night Experience’ in cima al Monte Brè
tutte le news concorsi +

Interna
Condizioni generali | Informativa PrivacyCookie  | Note Legali | Contatti/Assistenza | Lavora con noi | Pubblicit� |  Rss feed
� 2001-2024 Edilportale.com Spa, P.IVA 05611580720 n�iscrizione ROC 21492 - Tutti i diritti riservati
Iscritta presso il Tribunale di Bari, Num.R.G. 1864/2020 � Riproduzione riservata