03/04/2018 - Atmosfere oniriche, colori audaci, dettagli preziosi e ricercati rievocano, in Mazzini 30 Taverna, i fasti della Palermo della Belle Epoque. Il locale, progettato da Fatima Costa, è composto da quattro sale differenti: a dare il benvenuto è il bancone in legno di fronte all'ingresso principale, che accoglie e cattura lo sguardo dei passanti con un intricato disegno di tubi di rame, ispirato ai motivi geometrici dell'Art Decò, dai quali sgorgano fiumi di birra.
Ai lati del bancone si aprono due portali con arco a tutto sesto in rame: elemento di continuità e allo stesso tempo di rottura tra gli ambienti.
Particolarmente scenografica è la sala Bevarium, le cui pareti ospitano ironicamente centinaia di bottiglie d'acqua, che sono anche la fonte luminosa della stanza stessa. Al centro della stanza è posto il grande tavolo che ospita sino a 12 persone, sulla parete di fondo fusti di birra e vini. Dominano la scena i contrasti dei colori decisi e texture generose e materiche, che si posano sugli arredi e sulle pareti, creando prospettive e scene che cambiano da ogni angolo.
Luci soffuse, morbide ed appena accennate avvolgono gli ospiti, concedendo momenti di relax in una location sospesa tra ieri e domani.
Attraversando un portale rivestito in rame, si accede alla terza sala chiamata Salotto. Le sedute si fanno più comode e l’ambiente più intimo e soffuso, alle pareti sono appesi piatti con animali esotici immaginari, insieme a rari ventagli di struzzo e di rari piumaggi.
Tutti gli arredi sono stati realizzati artigianalmente in maniera sartoriale sugli spazi. Velluti, tessuti jacquard e passamanerie, vestono poltrone, divani e pouf.
La quarta ed ultima saletta gode di un’atmosfera ancor più sofisticata, con un divano in pelle che corre lungo la parete, e un piccolo baretto privato per feste esclusive. I lampadari sono originali degli anni '50, le luci illuminano il tetto, lasciando in penombra il viso di chi è seduto a tavola e ottenendo così un’atmosfera più intima e romantica.
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