07/08/2013 - Il progetto della Cantina alle pendici dell’Etna, a Castiglione di Sicilia, porta la firma di Gruppo Vid'A di Gaetano Gulino e Santi Albanese.
“Un tema progettuale di grande interesse ma, nello stesso tempo, molto “difficile” - affermano i progettisti - “in quanto pone questioni di interazione con un 'sistema' consolidato dove vi è la presenza di elementi di notevole interesse paesaggistico quali il vulcano, la sciara lavica, le pietraie (imponenti basamenti in pietra a secco che razionalizzano la morfologia del territorio) e una vegetazione variegata dove la ginestra predomina e contrasta il colore scuro della lava”.
Il luogo di progetto, ad una quota di circa 620 mt. s.l.m. nel versante nord dell’Etna, consiste in una spianata ricavata nel mezzo di una sciara lavica del 1800 che si affaccia su uno splendido paesaggio ricco di una vegetazione imponente. Il sito è servito dalla viabilità di livello territoriale, consentendo il facile raggiungimento delle principali mete del bacino e delle grandi arterie di comunicazione.
La proposta progettuale, si è posta l’obiettivo di realizzare un insediamento produttivo dimensionato per una capacità di circa 2.000 hl, proponendo volumi essenziali con un linguaggio architettonico contemporaneo. L’impianto planivolumetrico è composto da tre corpi di fabbrica (edificio lavorazione - bottaia - magazzino) ed è stato impostato cercando di istituire relazioni continue con il vulcano in quanto elemento “cospicuo” predominante del paesaggio, generando spazi “conclusi” tra gli edifici e la sciara, capaci di accogliere percorsi e aree di lavorazione senza perdere il contatto con l'ambiente rurale circostante.
L’edificio principale è un prisma a base rettangolare organizzato su un unico livello ed è diviso in due parti da una “galleria” nella quale avviene il conferimento uve. Destinata ad accogliere le zone di lavorazione, la struttura è stata realizzata in elementi di c.a.p. e tamponata da paramenti murari dello spessore di 60 cm, realizzati in pietra lavica di cava montati a secco secondo la tradizione locale.
L’interno è diviso in tre zone: la prima destinata al conferimento delle uve, in posizione quasi centrale e aperta lateralmente, consente l’attraversamento trasversale dell’edificio. A sud è organizzata la zona di stoccaggio e vinificazione con un’altezza utile interna di circa 5,50 mt dove sono installati i serbatoi in acciaio inox. A nord ha sede la zona destinata all’imbottigliamento con un piccolo laboratorio enologico ed i servizi igienici per il personale.
La copertura dell’edificio è piana con tetto giardino. L’edificio si configura come un monolite che si integra e si confronta con l’ambiente circostante indirizzando, tramite il suo orientamento, lo sguardo del visitatore verso il cono del vulcano.
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