Piazza Gae Aulenti | Courtesy Studio Gabriele Basilico
28/03/2013 - Il complesso milanese di Porta Nuova Varesine ospita dal 9 al 14 aprile prossimi, in occasione dell’edizione 2013 del Fuorisalone, le ‘Urban Stories’ raccontate da architetti d’eccezione quali Michele De Lucchi, Diego Grandi e Kengo Kuma.
Le aree espositive all’interno del nuovo cuore di Milano, frutto del progetto di riqualificazione urbana e architettonica dei quartieri Isola, Varesine e Garibaldi, realizzato da Cesar Pelli, Stefano Boeri e Nicholas Grimshaw, accoglieranno tre suggestive installazioni dedicate al tema del vivere contemporaneo.
L’iniziativa Urban Stories è organizzata da MoscaPartners che, dopo il successo registrato con Bologna Water Design 2012, l’evento intitolato al design dell’acqua, rivolge ora l’attenzione al contesto metropolitano della città di Milano e alle sue prestigiose locations.
Originalità, innovazione e internazionalità costituiscono principi promossi e condivisi da Archiportale, Archilovers e Archiproducts, il network di portali specializzati per l'architettura e il design in Italia e all'estero, che sostengono l’iniziativa in qualità di media partners.
Le tre Urban Stories sono concepite per interpretare il tema del paesaggio dentro e fuori la città. L’installazione progettata da Michele De Lucchi, con il supporto di Kaldewei, Oikos, Platek Light e Vaselli, si intitola “Paesaggio fa rima con saggio”. Si tratta di un’idea di paesaggio che pervade stanze, case, architetture fino alla dimensione sociale e culturale dei cittadini.
"Paesaggio fa rima con saggio, e tutto è paesaggio, dentro e fuori le nostre città, dentro e fuori le nostre architetture, le nostre case, le nostre stanze. Siamo parte integrante del paesaggio e il nostro stato mentale è direttamente legato alla nostra capacità di interloquire con quello che ci sta intorno, il contesto culturale e civile".
“Watercolors” è il progetto a cura di Diego Grandi, realizzato con il sostegno di Oikos, Platek Light e Zucchetti.Kos. L’installazione affronta, in particolare, il legame fra l’elemento dell’acqua e i gesti del quotidiano, con allusione a immagini, luoghi e oggetti.
"Di che colore è l'acqua? Una domanda dalle molteplici ed enigmatiche riposte, filtrate dall'esperienza, dall'evocazione di un'immagine, di un luogo, di un ricordo. O semplicemente dall'osservazione di una ritualità quotidiana: un bicchiere, una bottiglia, un vaso. Acqua chiara, acqua torbida, acqua turchese, pulita, scura, azzurra, profonda..."
Kengo Kuma affronta il tema con l’installazione “Naturescape”, realizzata con la collaborazione del light designer Davide Groppi e con il supporto di Agape, Frassinagodiciotto, Il Casone, Oikos, Pratic, Tribù e Vaselli. Il progetto ripropone l’affascinante contesto verde a metà fra il giardino zen e la foresta di bambù.
"L'acqua è uno scultore potente. La pietra è un materiale paziente. L'acqua può trasformare anche i materiali più duri in un qualcosa di morbido e delicato ma... è la pietra a tracciare il percorso".
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