09/11/2012 - José María Sáez e Daniel Moreno Flores sono i progettisti dell' Algarrobos House a Puembo, Ecuador. Otto elementi metallici identici, di 18 metri, ubicati sui tre assi spaziali, delimitano lo spazio della casa e al tempo stesso lo aprono per proiettarlo in diverse direzioni; sono 'raggi astratti' che, nell'orientarsi, cercano un rapporto con l'ambiente circostante.
Questa struttura svolge un'intermediazione necessaria tra la scala del paesaggio e quella umana: la sua lunghezza produce sbalzi di grandi dimensioni verso il burrone o gli alberi che segnano la presenza della casa; in altezza due travi sono posizionate in modo da ricavare tra loro un'altezza utile abitabile. Sostenuto da una struttura in acciaio, il sub-sistema in vetro e legno completa la definizione degli spazi, diluendo, per ripetizione e semplificazione, la sua condizione di chiusura.
“La relazione tra l'abitante della casa e il sito è l'elemento generatore del progetto che cerca il modo per migliorare il rapporto con la realtà a partire da un sistema costruttivo di base che rende anche comprensibile l'origine delle nostre decisioni” affermano i progettisti.
A protezione degli elementi in legno e a completamento dell'involucro vi sono dei piani in vetro che, per trasparenza o per riflesso, rafforzano il rapporto con l'esterno. L'uso di specchi d'acqua sulle coperture metalliche contribuisce alla strategia di “mirroring” del contesto, 'diluendo' in parte la presenza dell'architettura.
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