14/05/2009 - Funzionale, flessibile, moderno, unico. Solo alcuni degli aggettivi riferiti al progetto del Centro Olimpico del Tennis – la Caja Mágica – che Madrid ha realizzato per la candidatura alle Olimpiadi del 2016.
Il Centro è stato inaugurato il 30 aprile scorso dal Presidente del Governo, José Luís Rodríguez Zapatero. Il sindaco di Madrid, Alberto Ruiz-Gallardón, ha affermato che “la forte e sottile materialità della Caja Mágica dimostra che la candidatura madrilena si distingue innanzitutto per la sua naturala tangibile, non virtuale”.
L’audace progetto, firmato da Dominique Perrault e costruito in meno di tre anni, chiarisce pienamente, afferma Ruiz-Gallardón, “ciò che è il linguaggio di questa città e il significato della sua candidatura a Madrid 2016”. Ruiz-GALLARDON ha così definito la creazione di Perrault “un progetto intelligente, di grande valore estetico e che genera emozione. Vi è intelligenza, nella funzione di integrazione e riequilibrio. Vi è estetica, nelle sue sembianze in continua mutazione. E vi è emozione, derivata dalle emozioni che ci regaleranno i grandi sportivi”. È il caso questo di Manuel Santana e Arantxa Sanchez Vicario, che danno i nomi a due delle 30 piste del Centro il cui edificio principale può ospitare un massimo di 20.000 posti a sedere.
Il Centro offre risposte a problemi diversi come il rispetto ambientale, la necessità di un alto livello di impianti sportivi e, grazie al ruolo svolto dalla tecnologia, è in grado di soddisfare diverse esigenze contemporaneamente. “La multifunzionalità della Caja Mágica è la perfetta metafora della versatilità della città e della sua candidatura. Un discorso aperto a tutti, che incorpora l'unica realtà urbana in cui vivono persone provenienti da tutte le nazioni del mondo ed è in grado di sommare tutto ciò per creare un nuovo progetto collettivo. Questo è ciò che significa la Caja Mágica, la capacità di superare ogni difficoltà e di non costruire castelli in aria o interventi nel vuoto, ma di costruire e affrontare la realtà e le difficoltà”.
Il complesso sportivo è incentrato intorno a due edifici, la Caja Mágica e il Tennis Indoor. La prima ospita i tre palazzetti centrali con una capacità rispettivamente di 12.000, 3.500 (espandibile a 5.000) e 2.500 (espandibile a 3.000) persone. In quest’area sono anche ospitati gli arbitri e i giocatori, i media, la zona ristorante e pubblica in generale. Il secondo, il Tennis Indoor, comprende 11 campi da tennis coperti e un edificio polifunzionale con centro benessere, palestra, ristorante e gli uffici. A tutte le strutture devono essere aggiunti 16 piste all’aperto e un parcheggio.
La Caja Mágica ha a un sistema di energia rinnovabile tramite collettori solari posizionati sul tetto della centrale energetica nel palazzetto del Tennis Indoor. Questi collettori forniscono acqua calda e alimentano il sistema di condizionamento dell'aria. La sfida ambientale è stata completata con un sistema di acqua riciclata per il riempimento del lago artificiale, circondato da 12.000 alberi, e per l’irrigazione dei giardini.
Le strutture che danno forma al nuovo complesso trovano ispirazione nell’idea di “indumento”. Sono infatti protette da una sorta di “cappotto” che, aprendosi per ospitare di volta in volta eventi differenti, trasforma il profilo del complesso sportivo dandone una percezione sempre diversa. Proprio come un indumento protettivo, la “scatola magica” di Perrault si compone di diversi tipi di “tessuti”: riflettente, opaco o filtrante nelle ore diurne e luminoso di notte.
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