02/04/2009 – Ancora un weekend per visitare, presso il Triennale Design Museum di Milano, la mostra dedicata a Tomás Maldonado.
Allestita dallo Studio Cerri & Associati, l’esposizione (in una prima assoluta per l’Italia) raccoglie i lavori del maestro, nato nel 1922 a Buenos Aires (Argentina), in svariati campi disciplinari quali arte, progettazione, design industriale, cultura tecnica e comunicazione e semiotica.
L’itinerario espositivo è organizzato alla maniera di “un grande racconto”, dove le opere esposte si succedono secondo un ordine cronologico – esistenziale. Dagli scritti prodotti in Argentina negli anni Quaranta per il Movimento d’Arte Concreta, all’attività in Europa - dal 1954 a oggi - come personalità di spicco nel dibattito internazionale sul disegno industriale sulle nuove tecnologie e sull’ambiente, nonché come professore emerito del Politecnico di Milano.
Eterogeneo e per lo più inedito il materiale in mostra, composto da opere artistiche (realizzate dal 1945 ai giorni nostri), fotografie, oggetti e documenti sui contributi teorici e didattici di Maldonado. Fanno parte dell’esposizione anche i progetti firmati assieme ad Ettore Sottsass per l’Olivetti ed alcuni lavori realizzati in qualità di creatore dell’“immagine coordinata” del Gruppo Rinascente-Upim-Sma.
Assai vasta l’attività teorica di Maldonado, che nel corso della sua carriera ha esercitato la professione di docente all’interno di diverse istituzioni universitarie europee. Fondamentali i 13 anni di attività in Germania, dove Maldonado lavorò prima come professore e poi come direttore della “Scuola di Ulm”.
Tra le sue opere, i volumi: Max Bill (1955), La speranza progettuale (1970); Avanguardia e razionalità (1974); Disegno industriale: un riesame (1976 e 1991); Tecnica e cultura (1979); Il futuro della modernità (1987); Cultura, democrazia, ambiente (1990); Tre lezioni Americane. (1992); Reale e virtuale (1992); Che cos’è un intellettuale. Avventure e disavventure di un ruolo (1995); Critica della ragione informatica (1997); Escritos preulmianos (1997), Hacia una Racionalidad Ecológica (1999); Memoria e Conoscenza. Sulle sorti del sapere nella prospettiva digitale (2005) e Digitale Welt und Gestaltung (2007).
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