13/09/2007 - Un sottile blocco a forma di parallelepipedo, rivestito con pannelli di legno verniciato nero, con alcune aperture di diversa larghezza sulla facciata per il passaggio di luce naturale. Si tratta della “House K”, una villa unifamiliare realizzata a Stoccolma, in Svezia. Il progetto è firmato da Tham & Videgård Hansson Arkitekter.
La struttura attraversa il lotto definendo due spazi differenti all’aperto, un giardino sul lato anteriore ed uno su quello posteriore. Questa posizione consente di avere una costante vista frontale dell’abitazione che viene in tal modo percepita come una parete vuota la cui profondità sembra raggiungere appena la dimensione minima necessaria per accogliere gli spazi abitabili.
Le diverse aperture immaginate lungo i quattro lati del blocco fungono da finestre per l’illuminazione naturale, che diventa considerevole nei due punti in cui le vetrate diventano spazi a tutt’altezza consentendo inoltre una visuale in diagonale degli spazi all’interno.
Il piano terra è un ampio open space con un corridoio centrale che porta alla scala di accesso al piano superiore. Ne risulta un movimento caratterizzato da spazi e corridoi coincidenti.
La struttura, realizzata in cemento gettato in opera, presenta una sporgenza aggettante spessa soli sette centimetri che funge da copertura all’ingresso principale. I muri sono isolati termicamente sia all’interno che all’esterno.
Pareti bianche e frassino bianco definiscono gli spazi all’interno.
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