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26/02/2007 – È attesa nel 2010 l’inaugurazione del nuovo museo di arte moderna di Varsavia. Il progetto porta la firma dell’architetto svizzero Christian Kerez, eletto nei giorni scorsi vincitore del concorso internazionale di progettazione.
La realizzazione del nuovo museo - destinato a sorgere nel centro di Varsavia, nelle vicinanze dell’edificio di 230 metri di altezza che ospita il Palazzo della Cultura e della Scienza - fa parte di un più ampio intervento di rivitalizzazione del centro della capitale polacca.
Gli edifici che attualmente occupano gli spazi adiacenti il Palazzo della Cultura saranno demoliti per dare spazio alla realizzazione del nuovo museo.
“Il Palazzo della Cultura – spiega l’autore del progetto – rappresenta per Varsavia quello che la Torre Eiffel rappresenta per Parigi. Per questo il nuovo museo d’arte non avrà dimensioni tali da entrare in competizione con una struttura imponente quale il Palazzo della Cultura. In virtù della assoluta differenza nella mole dei due edifici, si guarderà il nuovo museo d’arte come estensione del palazzo della cultura”.
Kerez sottolinea dunque le evidenti differenze che separano le due strutture. Non solo nelle dimensioni, ma anche nello stile architettonico: se le importanti facciate ed i volumi del palazzo della cultura non consentono la vista all’interno e non rivelano quale sia l’organizzazione dei relativi spazi, il nuovo museo di arte capovolge tale idea testimoniando ampiezza e trasparenza.
Il museo progettato da Kerez si presenta a forma di L e si sviluppa su tre livelli.
La struttura del primo piano consiste in un tradizionale sistema di pilastri in cemento armato con interasse di 8.5 metri. Alcuni pilastri presentano una combinazione a croce, anticipando un cambiamento nella staticità dell’edificio, che diventa più evidente ai livelli successivi.
Al secondo piano la geometria della struttura cambia completamente. Grazie ad un minimo numero di colonne che sostengono travi post-tese in cemento, si ottengono spazi ad ampia campata.
Al terzo piano le colonne diventano solo otto. Si tratta di pesanti pilastri che sostengono un sistema di travi a sezione semicircolare. La resistenza di queste travi consente il sistema a sbalzo della pianta a L dell’edificio.
“È uno splendido progetto. Un’architettura d’avanguardia – commenta il progettista di origine polacca Daniel Libeskind, membro della giuria del concorso - che resta al tempo stesso in armonia con la piazza, le strade ed il parco adiacenti”.
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