Dimensione testo  |
|
04/12/2006 – Conserva la fluida geometria ispirata all’acqua in movimento, ma presenta una superficie inferiore rispetto al progetto originario. Si tratta dell’Acquatics Centre di Londra, destinato ad ospitare i Giochi Olimpici del 2012. Il progetto è firmato da Zaha Hadid, vincitrice a febbraio del 2005 della competizione internazionale indetta dalla London Development Agency. Rivisitato alla luce dei vincoli imposti dall’area destinata ad accoglierlo, il progetto è stato svelato nei giorni scorsi.
La struttura sorgerà nelle vicinanze di Stratford, nell’area sud est dell’ Oympic Park.
“Il Centro Acquatico – commenta il presidente del Comitato Organizzativo londinese per i Giochi Olimpici Sebastian Coe – diventerà la sbalorditiva pietra miliare del Parco Olimpico per i Giochi del 2012, ma anche per la comunità locale una volta concluse le Olimpiadi”.
La nuova versione del centro acquatico – si legge nel comunicato diffuso dal Comitato Organizzativo di Londra per i Giochi Olimpici - conserva l’idea di una “scultorea copertura dall’andamento curvilineo” che evochi il movimento dell’acqua provocato dagli sport acquatici.
Nella nuova versione la struttura è tuttavia più piccola rispetto al disegno iniziale. La copertura avrà infatti una superficie di 14mila metri quadrati, contro i 35mila previsti inizialmente.
All’interno troveranno spazio due piscine, rispettivamente per le gare e per gli allenamenti. La prima sarà ampia 50m X 25m, con 10 corsie; la seconda 50m X 21m con 8 corsie. Un’ulteriore piscina ospiterà le gare di tuffi (21m X 25m). Le gare più importanti di pallanuoto si svolgeranno separatamente, in vicine strutture provvisorie.
In occasione dei Giochi Olimpici saranno predisposti per il centro acquatico posti e calotte provvisorie per poter accogliere 15mila visitatori per le gare di nuoto e 5mila per quelle di tuffi. A conclusione dei Giochi Olimpici i suddetti posti a sedere provvisori saranno rimossi; la struttura potrà quindi accogliere sino a 2500 posti per le gare londinesi.
Nella nuova versione la struttura è direttamente accessibile dal ponte che collega Stradford all’Olympic Park e, una volta conclusi i Giochi Olimpici, lo sarà anche per mezzo di automobili grazie ad un nuovo percorso stradale da realizzare attorno al Parco Olimpico.
“È una eccitante sfida – commenta l’architetto anglo-irachena - dare vita ad un innovativo progetto destinato a diventare struttura prominente dei Giochi Olimpici nonché successivamente complesso acquatico di prima classe per la comunità londinese”.
“L’idea progettuale del Centro Acquatico di Londra è ispirata alla fluida geometria dell’acqua in movimento, in sintonia con il paesaggio circostante dominato dal fiume”.
|
Consiglia questa notizia ai tuoi amici
|
|