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28/12/2006 – Il nuovo Campus di Giustizia di Madrid accoglierà presto “P7”, un singolare edificio dalla geometria circolare all’interno del quale troveranno spazio un parcheggio per 1175 posti auto, ma anche aree commerciali e ristoranti. Il progetto è il risultato della collaborazione tra Richard Rogers Partnership e Vidal y Asociados Arquitectos.
Si tratta del terzo dei complessivi 14 edifici destinati a dare forma al nuovo Campus di Giustizia della capitale spagnola. Accorpando in un solo complesso i 19 organi giudiziari oggi distribuiti in aree differenti della città, la struttura diventerà la più grande cittadella giudiziaria d’Europa.
“L’edificio - dichiarano gli autori del progetto – si presenta come qualcosa in più di un semplice spazio riservato al parcheggio delle auto. Si è cercato di dare forma ad una struttura più umana all’interno della quale l’utente potesse orientarsi con facilità e vivere una esperienza piacevole.
Concepito come luogo di incontro non solo per coloro che lavorano all’interno del Campus della Giustizia ma anche per i visitatori, il progetto si allontana dall’idea tradizionalmente associata a questo tipo di strutture”.
Massimizzare l’efficienza di una struttura destinata a parcheggio, ma assicurare al tempo stesso la qualità di uno spazio nella prospettiva che diventi anche luogo per il tempo libero. Questo l’obiettivo dei progettisti:
“Attraverso lo studio del flussi dei pedoni, il progetto svela la potenziale sinergia delle due destinazioni differenti e apparentemente contraddittorie dell’edificio”.
P7 si sviluppa su una superficie complessiva di 45mila metri quadrati distribuiti su otto piani, dei quali tre sono interrati. L’area commerciale occuperà 1.500 metri quadrati di superficie, mentre lo spazio riservato a ristoranti e tempo libero sarà di 500 metri quadrati.
La struttura presenta una geometria circolare con un pozzo luce centrale di 20 metri di diametro che, illuminando di luce naturale ogni piano, contrasta la monotonia che contraddistingue questa tipologia di edifici.
Osservando la pianta, l’edificio appare diviso in tre segmenti: due cilindri che ospitano il parcheggio, separati da uno spazio diafano centrale, realizzato in acciaio verniciato, che si sviluppa a partire dal piano terra. L’accesso all’edificio avviene attraverso questo spazio centrale, sia a piedi che in macchina.
La facciata esterna sarà realizzata a strati: uno strato interno di protezione per auto e persone, ed uno strato esterno per protezione visuale nonché espressione architettonica.
Lo strato esterno consta di una tensostruttura leggera in acciaio e tessuto elastico di colore bianco i cui differenti gradi di trasparenza creeranno alternati giochi di luce e trasparenza.
Durante il giorno la facciata consentirà la penetrazione di luce naturale, mentre durante le ore notturne si illuminerà modificando completamente l’estetica dell’edificio.
Il progetto di Rogers e Vidal testimonia inoltre una attenzione al problema della sostenibilità.
Massimizzazione della penetrazione di luce naturale all’interno durante il giorno e predisposizione di numerose zone aperte che facilitino la ventilazione naturale dell’edificio. Non solo.
Ulteriore testimonianza della sensibilità alla questione energia è data dall’utilizzo di materiali riciclati: vetro e plastica riciclata e calcestruzzo realizzato con aggregati riciclati.
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