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08/06/2006 – Un edificio a forma di cilindro le cui facciate saranno realizzate con resti pressati di vecchie automobili. Si tratta del Museo Barreiros dell’industria automobilistica, destinato a sorgere entro due anni nel Comune di Torrejón de la Calzada, in provincia di Madrid. Il progetto porta la firma degli architetti Emilio Mansilla e Luis Moreno Tuñón, autori del Centro Culturale El Ãguila della Comunità di Madrid.
La realizzazione del Museo è promossa dalla Fundación Eduardo Barreiros, nata nel 1998 in omaggio all’omonimo impresario gallego fondatore nel 1954 dell’importante impresa automobilistica che contribuì significativamente alla industrializzazione della Spagna.
“Mecenate†del progetto sarà inoltre Luis Miguel RodrÃguez, titolare dell’impresa di demolizione,meglio conosciuta come “La Torre Centro Autorizado de Tratamiento (CAT)â€.
L’edificio sorgerà al 25° chilometro dell’autostrada di Toledo (A-42) e si svilupperà su tre livelli per una superficie complessiva di 31.600 metri quadratri. All’interno troveranno spazio un auditorium in grado di accogliere sino a 500 posti a sedere ed ulteriori spazi dedicati alla ricerca e alla tecnologie del mondo automobilistico.
Le esposizioni potranno essere ospitate anche nei giardini, che saranno concentrati al pianterreno.
La speciale tecnica costruttiva con cui sarà realizzata la facciata sarà senza dubbio il segno distintivo del futuro Museo Barreiros.
“L’edificio - commentano gli autori del progetto - sarà realizzato con i resti riciclati degli stessi oggetti che saranno esposti all’interno del museo, e cioè la carrozzeria delle automobiliâ€.
Spogliate del motore e del resto dei pezzi recuperabili, le automobili saranno pulite e pressate per poter essere utilizzate come rivestimento delle facciate esterne.
La singolare scelta di utilizzare automobili pressate intende non solo accendere il ricordo delle automobili d'epoca nel visitatore; è anche testimonianza di una significativa attenzione al processo di riciclaggio e di una attiva coscienza ecologica.
“Si tratta – dichiarano gli architetti Mansilla e Tuñón – di vera e propria creazione a partire dalla cosa rifiutataâ€.
“Sarà metafora – continuano gli autori del progetto – della conversione delle scorie di ferro dei veicoli in un vero e proprio gioiello nel paesaggio circostanteâ€.
L’illuminazione dell’edificio avverrà attraverso lucernari realizzati sull’intera struttura.
www.mansilla-tunon.com
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