21/06/2004 – L’architettura newyorkese sceglie ancora una volta Renzo Piano. Dopo i progetti per la nuova sede del New York Times, le sale della Morgan Library ed il campus della Columbia University, l’architetto italiano firmerà anche l’ampliamento del Whitney Museum, sede ogni due anni dell’omonima Biennale di arte americana.
Giunge a capolinea una ricerca durata sei mesi, finalizzata a risolvere il problema degli spazi insufficienti che l’attuale struttura offre sia per la collezione permanente sia per l’accoglienza del pubblico e delle attività didattiche. Attualmente, infatti, il museo ospita soltanto il 2% della collezione permanente, considerata tra le più preziose dell’arte americana del XX secolo.
Il progetto di Piano prevede la realizzazione di nuove gallerie e di ulteriori spazi nella prospettiva di migliorare l’esperienza del visitatore per tutto il percorso espositivo: “è importante preservare l’intimità e l’intensità dell’esperienza dei visitatori. È fondamentale creare per loro spazi adeguati ad una grande collezione, che siano al tempo stesso stimolanti ed entusiasmanti per l’artistaâ€. È così che Piano argomenta la scelta di ampliare il museo newyorchese.
L'architetto italiano disegnerà una sala destinata ad ospitare parte della collezione permanente, un centro per le scuole, un auditorium con 300 posti a sedere, una biblioteca e nuovi uffici. L’intervento rientra nell’ambito dell’ambizioso piano di rinnovamento da 200 milioni di dollari immaginato dall’olandese Rem Koolhaas.
Nell’area del Whitney trovano spazio l’edificio che ospita il museo realizzato nel 1996 da Marcel Breuer su Madison Avenue, due immobili alle spalle del museo e cinque “brownstones†sulla 75esima Est, case di fine ottocento con facciata in pietra arenaria che nel tempo ha assunto un colore marrone scuro.
Piano spiega che il suo edificio “non competerà con quello di Breuerâ€; sarà un’opera che metterà in pratica quell’idea di flessibilità e continuità di cui ha bisogno la grande arte americana. Ed aggiunge: “Non è una sfida impossibile anche se lo spazio disponibile non è enormeâ€.
L’area in cui è previsto l’intervento è sottoposta al controllo della Landmarks Preservation Commission, l’agenzia addetta alla salvaguardia degli edifici e dei monumenti cittadini, che ne regolamenta le eventuali modifiche.
Il progetto di Piano, che utilizzerà due degli immobili e lo spazio alle spalle delle brownstones, dovrà , pertanto, essere sottoposto all’approvazione della suddetta agenzia.
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