Una mostra a cura di Ilaria Bignotti e Camilla Remondina
Con il patrocinio e sostegno del Comune d’Iseo
In collaborazione con Imago Art Gallery, Fondazione Cav. Lavoro Alberto Giacomini, Poliedro Studio e Le Giraffe Noleggi
Il Lago d’Iseo, nel territorio del Basso Sebino del Comune di Iseo e sul territorio di Clusane, ospita una mostra diffusa a carattere ambientale di sculture monumentali dell’artista Helidon Xhixha (Durazzo, 1970) e una sua mostra personale all’interno delle sale espositive della Fondazione l’Arsenale composta da opere scultoree a parete, bozzetti e una selezione di pubblicazioni consultabili.
È la prima volta che lo scultore di fama internazionale arriva a Iseo e sul suo territorio, ma anche più ampiamente nella Provincia di Brescia, dove mai era stato prima celebrato il suo linguaggio straordinario che adopera e manipola il metallo come se fosse un fluido alchemico capace di assumere forme e dimensioni di straordinaria potenza.
Sculture che dialogano con l’acqua e la terra, le architetture e la natura del paesaggio lacustre, grazie alle forme del metallo forgiato da Xhixha, capace di renderlo corpo rilucente e riflettente che si adagia armoniosamente nell’ambiente, svetta nello spazio e chiama a sé il paesaggio, coinvolgendo il pubblico ed il paesaggio in un rapporto di reciproco sguardo. Le sue opere, esposte nei più prestigiosi musei e siti culturali internazionali nel corso di oltre vent’anni di carriera, approdano sul Sebino con una leggiadra potenza e una maestosa sensibilità: alchimie della terra, raccontano una storia millenaria che pone in luce, oggi, anche i temi dell’ambiente e del suo rispetto. Pensiamo al grande Iceberg, che appare sul lungolago di Iseo, visibile dalla grande
passerella pubblica, e dichiarando la scottante centralità dei temi del clima e del global warming, ci invita a un percorso di conoscenza e di consapevolezza del bello naturale che ci circonda e che dobbiamo difendere.
L’acciaio, materiale di elezione di Xhixha, è materia resiliente che lo scultore sa piegare e modulare, estroflettere e curvare per assecondare le sue visioni plastiche: ora diventa colonna che pare accogliere le voci del mondo, obelisco dei valori di condivisione e umanità, come nel caso delle sculture Abbraccio di Luce e Lancio di Luce a Iseo e Obelisco di Luce a Clusane, ora si fa specchio della comunità, cassa di risonanza dei movimenti e dei gesti degli abitanti, come nel caso dell’opera Satellite nel passaggio dei portici di Piazza Garibaldi a Iseo.
Un progetto che si pone quale imperdibile appuntamento durante l’estate del 2023 in un ideale dialogo con quella grande, pioneristica installazione The Floating Piers di Christo: a sette anni di distanza, non solo la terraferma, ma anche l’acqua del lago di Iseo accolgono installazioni scultoree, in un percorso che sa coinvolgere il pubblico in un’esperienza emozionante e inattesa.