Foto Andrea Rossetti
02/12/2025 - Fino al 6 febbraio 2026, gli spazi esterni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ospitano POESIA, un’installazione luminosa site-specific firmata da Marcello Maloberti e curata da Cristiana Perrella.
L’intervento si inserisce nel portico della villa rinascimentale, sede del più importante museo etrusco al mondo, come apparizione notturna e visiva: una scritta al neon bianco – la parola “POESIA” capovolta – che si staglia sull’architettura con una presenza sospesa e provvisoria.
Un’architettura temporanea tra cantiere e visione
Realizzata con strutture metalliche tubolari, l’opera evoca l’estetica dei cantieri, dell’effimero e dello scenario urbano. Le lettere ricalcano la grafia originale dell’artista e si configurano come un dispositivo visivo di disorientamento e rivelazione, invitando chi guarda a leggere la realtà con occhi nuovi. Come l’arte e la poesia, anche l’installazione agisce sulla percezione, sovvertendo l’ordine abituale per aprire nuovi spazi di senso.
La parola come gesto artistico e spirituale
L’intervento si accompagna alla pubblicazione del libro POESIA, edito da Treccani, che raccoglie in forma poetica le celebri frasi scritte a mano da Maloberti, note come “Martellate”. Il volume, in italiano e francese con traduzione di Jean-Paul Manganaro, si configura come una raccolta di scritture visionarie ispirate al sacro, al mistico e al divino. Le frasi si alternano sulla pagina come orizzonti interrotti, in una ricerca continua di senso e in un’alternanza di registri formali.
Un artista che coniuga arte, linguaggio e paesaggio urbano
La ricerca di Marcello Maloberti (Codogno, 1966) attraversa fotografia, video, performance, installazione, oggetti e collage, sempre con una forte componente performativa e partecipativa. Il suo lavoro si ispira alla dimensione marginale e quotidiana delle realtà urbane, affrontata con uno sguardo neorealista e onirico. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni italiane e internazionali, dalla Biennale di Venezia al MAXXI, dalla Triennale di Milano al MOCAK di Cracovia.
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